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Musicisti
Musicisti

In concomitanza della grande antologica Sine Tempore, durante le festività pasquali, la Cappella di Sant’Ansano diventa la suggestiva sede espositiva per alcune opere di Giampaolo Talani realizzate tra il 1997 e il 2004 e dedicate al tema della musica. Dopo anni di restauro Sant’Ansano viene finalmente inaugurata e riaperta al pubblico il giorno 26 marzo alle ore 17.00, alla presenza del maestro Giampaolo Talani, del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e dell’assessore Paolo Becattini. I musicisti assorti e trasognati di Talani avranno per sottofondo musicale le atmosfere swing create dai Dennis & the Jets, con la voce di Rodolfo Banchelli. Per la prima volta, insieme a tre grandi composizioni su tela, vengono esposti alcuni cartoni preparatori per pitture a fresco, tecnica di cui Talani è, tra i contemporanei, uno dei pochi profondi conoscitori.

Il silenzio della Cappella, recentemente restaurata, diventa così la cornice ideale per le opere di chi, dopo aver abbandonato il sogno giovanile di diventare tastierista, ha fatto della musica un motivo di ispirazione, dando vita a meravigliosi musicisti che,  come egli afferma, “in fondo non hanno mai avuto voglia di suonare, troppo distratti e impegnati a inseguire un pensiero”.

Il bambino e il musicista

Il bambino e il musicista


La violinista
La violinista

Le orchestre di Giampaolo Talani sono mute. La sua è una musica senza suono, i suoi musicisti non compiono il gesto di suonare; tutta la composizione vive in e di quel ‘tempo sospeso’ così tipico della sua poetica…

“Il silenzio della musica di Talani è totale; non ci fa intendere un suono che è stato o che sarà; tantomeno il silenzio dei suoi musicisti si giustifica delineando in loro la fatica che segue ad un concerto appena concluso. L’unico suono è quello dei loro pensieri o del prossimo gesto ancora da venire e che possiamo solo immaginare”

Laura Farina

Partenza dei musicisti

Partenza dei musicisti


Musicista sulla spiaggia
Musicista sulla spiaggia

Nel disegno puro dei cartoni d’affresco, tutti provenienti da collezioni private, il silenzio dei suoi musicisti diventa ancora più sonoro poiché non si è distratti dal rumore del colore.

“I concertisti che in spazi indefinibili o all’aperto ma in assenza di pubblico suonano o si accingono a suonare sono gli esiti più alti della pittura di Talani. In loro si fondono grazia e tensione erotica, virtù e mestiere, gioia e rassegnazione, in una tortuosa circolarità che non conosce posa. Con il suo segno fresco e dinamico, Talani ha saputo dare forma a un mondo interiore al quale il tempo ha conferito forza e asciuttezza”

Stefano De Rosa

Partenza dei violinisti

Partenza dei violinisti


 

 

Biografia di  Giampaolo Talani

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