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Dal 30 giugno al 29 luglio 2007
10 - 18.00 tutti i giorni
INGRESSO GRATUITO

Giampaolo Talani

Oltre una duna

Palazzo Chigi Zondadari

piazza del Campo

San Quirico d’Orcia, Siena


A che punto siamo di questa storia e che giorno è questo? Ho scivolato le scale e ho perso il conto. 

Quale stagione abbiamo, ora, fuori dalla finestra? E quali e quanti pensieri muove? 

Di là c’è un mondo che spinge, e c’è uno specchio infranto che taglia e ci moltiplica la faccia. 

Ma ci sarà pure, forse, il mare navigabile, quello buono che senza vela o motori ma solo con le correnti giuste si può attraversare!

Dimmi ancora del silenzio e del rumore che nasconde dentro, e di questa sete di giorni a venire e tutto il fragore delle cose passate.

Oltre la duna, di là.

Non lontano, ma dall’altra parte.

GIAMPAOLO TaLANI


Ombra rossa con il pesce
Ombra rossa con il pesce, olio e tempera su tela, 2007,
cm 70x60

La mostra di Palazzo Chigi intitolata da Talani “Oltre la duna” ripropone ancora una volta i contenuti essenziali dell’opera artistica del maestro di San Vincenzo. L’itinerario pittorico iniziato anni fa e che ha vissuto una importante tappa in occasione dell’affresco pensato ed elaborato per la stazione ferroviaria fiorentina, continua a proporre partenze e arrivi di nuovi viaggi che sembrano non avvenire mai. I personaggi che danno senso e materia ai dipinti di Giampaolo mi appaiono immobili dentro i loro vestiti quotidianamente moderni, abbelliti da semplici accessori esteticamente ricercati. Il vento sembra l’unica forza capace di muovere qualcosa, scompigliando in maniera misurata i capelli e la cravatta secondo un movimento rigido che richiama subito lo sguardo perso nel vuoto. 

Gli uomini dipinti da Talani sembrano attratti maggiormente da un viaggio interiore: appaiono disponibili a farsi scompigliare l’anima dal vento della modernità il quale accarezza continuamente le onde del mare dell’esistenza e smuove pure la sabbia del deserto della solitudine modificando il profilo delle dune. Nella loro immobile presenza gli uomini di Talani sembrano cercare silenziosamente il limite del limite. Pensano di poterlo oltrepassare immaginando un nuovo viaggio in compagnia di una valigia e di una piccola barchetta di carta. Hanno continuo bisogno di dare senso alla vita, di guardare il mare magari senza voltargli le spalle, di andare oltre la duna per dare nuova mèta al loro sguardo interiore.  

GIANNI RESTI

La donna che se ne va, olio e tempera su tela, 2007, cm 180x60

La donna che se ne va


L’ombra delle rose
L’ombra delle rose, olio e tempera su tela, 2005, cm 180x90

Seguo con interesse da molti anni il percorso artistico di Giampaolo Talani.

Ho partecipato personalmente agli eventi più significativi della sua carriera, ammirandone

sempre la capacità di trasmettere, attraverso i valori figurativi della sua pittura, il senso di appartenenza al territorio toscano e una precisa identità stilistica in costante evoluzione.

Conosco bene e condivido il suo modo di essere pittore nell’attaccamento a un mestiere antico, basato sul rispetto delle radici e della tradizione, sul quale si innesta una notevole carica innovativa personale, di innegabile perizia tecnica e di originale cifra poetica.

Talani è poeta quando dipinge, con il talento di fare partecipe lo sguardo dello spettatore di un mondo di sensazioni, emozioni e sentimenti comuni, in sintonia con i nostri tempi e, insieme, universale. Attraverso una cifra stilistica autentica e personale, di immediata riconoscibilità e di fresca naturalezza.

 VITTORIO SGARBI

Partenze, strappo d’affresco e sinopia, 2006
cm 110x110

Partenze sinopia e strappo d’affresco


Biografia di Giampaolo Talani

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