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Un bel frutto del IV centenario della morte di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (1566-1607) è certamente lo splendido catalogo della mostra tenuta a Firenze tra maggio e Luglio 2007, e organizzata dal Prof. Piero Pacini,

Un bel frutto del IV centenario della morte di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (1566-1607) è certamente lo splendido catalogo della mostra tenuta a Firenze tra maggio e Luglio 2007, e organizzata dal Prof. Piero Pacini, benemerito e preparato studioso delle cose della Santa, proprio in uno spazio di esemplare coincidenza, cioè l’antico monastero di S. Maria degli Angeli in San Frediano, poi divenuto nel tempo il Seminario fiorentino. Per questo, ben opportunamente, il Rettore del Seminario stesso Mons. Manetti sottolinea che «l’attualità della Santa comincia da qui: ogni prete di Firenze le è devoto». Il catalogo della mostra Maria Maddalena de’ Pazzi / Santa dell’amore non amato, a cura di Piero Pacini, Edizioni Polistampa, Firenze, raccoglie, oltre alle riproduzioni in 53 tavole a colori delle opere d’arte [schede di S. Bellesi, F.Berti, A. Bisceglie, P. Pacini] dedicate specialmente nel XVII secolo alla Santa, anche numerosi scritti di studiosi ed esperti, puntualmente arricchiti di ulteriori tavole e fotografie con ricche note anche bibliografiche. Così, un ampio settore della mostra espone libri e documenti riferiti alla biografia ed alla vita spirituale si S. Maria Maddalena, a cura di Elena Gurrieri, che illustra i testi con esaustive schede; inoltre, a cura di L. Casprini Gentile, si illustrano con gran cura e con ampia documentazione anche fotografica le commoventi e copiose reliquie amorosamente conservate dalle consorelle della Santa nel monastero fiorentino di Careggi, dove risiedono attualmente. Nessun dubbio che tutto questo mira a circondare la figura della Santa di tutto quanto possa costituire un buon accesso alla sua luminosa figura, forse ancora poco conosciuta nella sua opera, quando non limitata specialmente ai cospicui fenomeni mistici, ratti, estasi, ecc. per i quali tutta la comunità fiorentina ma anche d’altrove si interessava e partecipava alle vicende straordinarie di S. Maria Maddalena. Comunque, è cura di tutti i diversi studiosi presenti «come competente invito ad un serio esame dei numerosi scritti raccolti» insistere sulla lettura dei detti eventi come ben più effettivamente significativi in ordine alla figura spirituale della Santa, nonché, in primo luogo, in ordine alla missione divina di operare e soffrire pregare per la «renovatione della Chiesa». Proprio in questo ambito, che riprendeva anche qualche tema savonaroliano, la Santa scrisse diverse lettere importantissime da consegnare al Pontefice, al Vescovo di Firenze, a consorelle anche di altri Ordini (merita uno studio anche la risposta abbastanza indifferente della Santa di Prato Caterina de’ Ricci), ai superiori e ai direttori spirituali «molte di esse non incontrarono mai i loro legittimi destinatari, per umane prudenze politiche dei circostanti». Così, è molto importante tener conto del bellissimo episodio dell’amicizia spirituale tra Maria Maddalena e la regina di Francia Maria de’ Medici, un’amicizia ampia di consigli, di preghiere, di pensieri spirituali, ma anche rivolta ad una conversione della Francia, specialmente con il rientro nel Paese dei Padri della Compagnia di Gesù, ai quali la stessa Santa aveva spesso attinto fonti della sua riflessione, e della sua meditazione e formazione, nell’ambito altresì di testimonianze sia domenicane, sia direttamente carmelitane. Il catalogo, aperto da una introduzione del Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze, che sottolinea con forza i legami spirituali tra la città e la Santa, contiene vari studi di notevole interesse, particolarmente esaustivo nello studio analitico della documentazione storico-biografica nonché dell’iconografia artistica che comprende i grandi nomi di Santi di Tito, Pietro Dandini, Ciro Ferri, Luca Giordano, Andrea Sacchi, G.C. Sagrestani, Francesco Curradi, ecc. tra i più bei nomi della attualità pittorica del tempo; di P. Giovanni Grosso, O. Carm., che studia con rigore lo slancio mistico della Santa nel farsi teologia, e una teologia di particolare intensità ben documentata dalle opere conservate, che riferiscono dall’ascolto diretto delle parole della Santa e dei suoi dialoghi con la Trinità: dato importante, lo sforzo dello studioso mira ad ambientare ogni evento mistico nella quotidianità e nella vita secondo le «regole», in una dimensione abituale strutturata secondo la direzione e normativa dell’Ordine e del proprio monastero fiorentino. Ancora, Giovanni Leoncini studia con rilevante acutezza di confronti i rapporti spirituali ed iconografici tra le Sante: Maria Maddalena, Caterina da Siena e Teresa d’Avila; Duccio Pieri, con precisa e anche appassionata competenza, propone al lettore il panorama degli interventi musicali, specialmente oratori, che i vari musicisti del tempo, specialmente nelle corti romane e nei palazzi cardinalizi (soprattutto nei tempi della beatificazione e canonizzazione) componevano, mettendo in risalto gli aspetti determinanti della vita e dell’esperienza religiosa della mistica fiorentina; Gilberto Aranci traccia una interessante prospettiva sulla vita monastica, i comportamenti, i percorsi spirituali, i regolamenti, ecc. ai tempi della Santa (significativo il rapporto tra l’Arcivescovo di Firenze e San Carlo nell’inquieta ottica tridentina). Infine, Mirella Branca compie una rilevante esplorazione della diffusione delle immagini pittoriche che riguardano la Santa, come gli affreschi del Poccetti, la cospicua serie di opere del maggior iconografo di Maria Maddalena Francesco Curradi, la raccolta del monastero di Careggi, ecc. Sarebbe interessante approfondire la lettura dei testi e delle immagini, che segnano un quadro ampio ed utilissimo attorno alla grande figura della Santa; le nostre poche parole vogliono semplicemente incoraggiare i lettori ad accostarsi al bellissimo catalogo in tutte le sue parti.
Data recensione: 15/10/2007
Testata Giornalistica: Osservatore romano
Autore: Nicola Gori