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Nel nuovo libro di Pietro Domenico Giovannoni “A Firenze un concilio delle nazioni” (Polistampa, pp. 304, euro 16) sono pubblicati i carteggi sui Convegni per la Pace. È anche contenuta una
LA PIRA: LETTERA INEDITA IN VOLUME SU CONVEGNI PER LA PACE
02/11/2007 - 14:29 - Nel nuovo libro di Pietro Domenico Giovannoni “A Firenze un concilio delle nazioni” (Polistampa, pp. 304, euro 16) sono pubblicati i carteggi sui Convegni per la Pace. È anche contenuta una lettera inedita di Giorgio La Pira a Giovan Battista Montini, futuro papa Paolo VI, scritta a seguito della mancata adesione del Vaticano al sesto Convegno per la Pace e la Civiltà Cristiana, previsto per il 1957 e mai avvenuto. Il documento ha data 10 aprile 1957 e si trova nel volume che attraverso una documentazione quasi totalmente inedita ricostruisce l’intera storia dei Convegni sulla Pace e la Civiltà cristiana, con particolare riferimento al primo del 1952. "La causa - si legge in una nota dell’ editore - che fece rimandare il congresso del 1957 era stata ritenuta finora una crisi della giunta comunale fiorentina. La lettera lascia intendere una motivazione più profonda, in particolare la graduale apertura di La Pira verso i paesi di cultura extracristiana, i ’paesi nuovi’, posizione non ben vista dalla Santa Sede, che per questo rifiutò di mandare un proprio portavoce all’evento, compromettendone la realizzazione". (ANSA).
02/11/2007 - 14:29 - Nel nuovo libro di Pietro Domenico Giovannoni “A Firenze un concilio delle nazioni” (Polistampa, pp. 304, euro 16) sono pubblicati i carteggi sui Convegni per la Pace. È anche contenuta una lettera inedita di Giorgio La Pira a Giovan Battista Montini, futuro papa Paolo VI, scritta a seguito della mancata adesione del Vaticano al sesto Convegno per la Pace e la Civiltà Cristiana, previsto per il 1957 e mai avvenuto. Il documento ha data 10 aprile 1957 e si trova nel volume che attraverso una documentazione quasi totalmente inedita ricostruisce l’intera storia dei Convegni sulla Pace e la Civiltà cristiana, con particolare riferimento al primo del 1952. "La causa - si legge in una nota dell’ editore - che fece rimandare il congresso del 1957 era stata ritenuta finora una crisi della giunta comunale fiorentina. La lettera lascia intendere una motivazione più profonda, in particolare la graduale apertura di La Pira verso i paesi di cultura extracristiana, i ’paesi nuovi’, posizione non ben vista dalla Santa Sede, che per questo rifiutò di mandare un proprio portavoce all’evento, compromettendone la realizzazione". (ANSA).
Data recensione: 02/11/2007
Testata Giornalistica: ANSA
Autore: ––
