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In questo ultimo periodo di vacanze ed escursioni, può essere tenuto presente un percorso negli splendidi territori che da Firenze si inoltrano, tra monti ed estese colline, verso Siena ed Arezzo. Quasi ogni località di questi luoghi

In questo ultimo periodo di vacanze ed escursioni, può essere tenuto presente un percorso negli splendidi territori che da Firenze si inoltrano, tra monti ed estese colline, verso Siena ed Arezzo. Quasi ogni località di questi luoghi possiede un museo che racchiude, non di rado, veri e propri capolavori. Qui si è espansa la grande stagione artistica che caratterizzò Firenze nel secolo XV e in cinque di queste località è stato ora istituito un percorso, denominato «Rinascimento in Valdarno», nell’ambito del «museo diffuso», progetto che, come i precedenti basati su altri interessanti centri, aveva ed ha come finalità quella di far conoscere ed apprezzare le interessanti realtà museali del territorio. Nel percorso di cui stiamo parlando sono previste cinque località: il Museo di arte sacra dell’Abbazia di Vallombrosa, il Museo Masaccio a Cascia di Reggello, Il Museo d’’arte sacra della Collegiata di Santa Maria a Figline Valdarno, il museo d’arte sacra della Collegiata di S. Lorenzo a Montevarchi, il Museo della Basilca si Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno. in ciascuno di questi luoghi sono stati collocati, uno per ciascun museo, capolavori di cinque maestri, custoditi di solito nelle chiese e nei musei fiorentini: Giotto, con la splendida «Madonna col Bambino e Angeli»; Beato Angelico, con un pannello della «Predica del Tabernacolo dei Linaioli», posta a raffronto con l’«Annunciazione» (conservata nel museo di San Giovanni Valdarno), forse il capolavoro del maestro; Masaccio, con la notissima, deliziosa immagine della «Madonna col Bambino», detta «Madonna del solletico», prestata dagli Uffizi, a confronto con l’opera d’arte di Masaccio, conservata a Cascia di Reggello, cioè il «Trittico di San Giovenale»; Domenico Ghirlandaio, con la magnifica «Natività e adorazione dei pastori», a fianco dell’altra splendida opera del Ghirlandaio, «Madonna con Bambino e Santi» presente nel museo dell’Abbazia di Vallombrosa; infine opere di Andrea e Luca della Robbia a Montevarchi.tutti questi musei, con la presenza delle opere di cui si è detto, e che restano visibili in quei luoghi fino al 25 novembre, possono poi essere visitati sia singolarmente che insieme, con unico biglietto d’ingresso, denominato «Card Rinascimento in Valdarno» (il costo è di 5 euro, per i ridotti 3 euro e mezzo; è possibile acquistare la Card on line, all’indirizzo: www.rinascimentovaldarno.it). La Card consente inoltre di fruire di un servizio gratuito di pullman che porta i visitatori nelle cinque località di cui abbiamo parlato, con partenza da Firenze (puntuali alle 9 presso la stazione di Santa Maria Novella, di fronte alla celebre chiesa) e ritorno verso le otto di sera. Il servizio viene effettuato ancora ogni domenica di settembre, previa prenotazione obbligatoria (tel. 055941265). Ed inoltre, sempre con la Card, si può visitare in Firenze il Palazzo Medici Riccardi, nella cui cappella si conservano, come è noto, gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli rappresentanti l’«Andata dei Magi a Betlemme», indubbiamente il capolavoro dell’artista fiorentino.
Un interessante catalogo redatto da Pagliai Polistampa illustra il percorso fra i paesi del Valdarno di questo «museo diffuso» ed in particolare, con ampia scheda, le cinque opere presenti negli altrettanti musei dell’itinerario.
Data recensione: 03/09/2007
Testata Giornalistica: L’Eco di Bergamo
Autore: Gian Luigi Zucchini