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Il mistero del quadro di Leonardo da Vinci, a quanto pare resterà ancora a lungo. Un mistero che i secoli non è riuscito a risolvere, nemmeno per quanto riguarda il soggetto dipinto dal

La studiosa americana Lillian Schwartz, già nel 1987 dimostrò che i lineamenti del volto di Monna Lisa e quelli dell’autoritratto di Leonardo erano al computer perfettamente sovrapponibili e la notizia fece il giro del mondo.

Quel volto non è di monna Lisa Gherardini. Lo sostengono Lillian Schwartz, Renzo Manetti e Alessandro Vezzosi, studiosi di Leonardo Da Vinci, che hanno appena pubblicati nel volume "Monna Lisa. Il volto nascosto di Leonardo" (Edizioni Polistampa, 152 pagine, 14 euro). La studiosa americana Lillian Schwartz , già nel 1987 dimostrò che i lineamenti del volto di Monna Lisa e quelli dell’autoritratto di Leonardo erano al computer perfettamente sovrapponibili e la notizia fece il giro del mondo. La sua ricerca, mai pubblicata in edizione internazionale, è ora riportata in questo volume assieme alle tesi di altri due studiosi. L’ architetto e scrittore fiorentino Manetti ritiene questa ipotesi plausibile e ne offre una motivazione filosofica mentre Vezzosi, studioso di Leonardo e direttore del Museo ideale di Vinci, la nega totalmente perché ritiene invece che la donna raffigurata nel celebre dipinto sia una favorita di Giuliano dé Medici, il fratello di papa Leone X. Vezzosi ricorda che questa identità è scritta nel diario del cardinale Luigi d’Aragona, scritto dal suo segretario, che riporta quando avrebbe detto Leonardo al cardinale il 10 ottobre 1517. Un’ altro studioso fiorentino Giuseppe Pallanti, lo scorso gennaio, ha annunciato di aver scoperto, attraverso documenti contenuti in un archivio fiorentino, che la Monna Lisa, al secolo Lisa Gherardini, è morta a Firenze il 15 luglio 1542, a 63 anni, ed è stata sepolta nel convento di Sant’ Orsola, nel centro di Firenze, oggi un edificio in stato di forte degrado.
Data recensione: 06/09/2007
Testata Giornalistica: L’Unione Sarda
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