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“Sono alla fine, e voglio morire a Firenze. Ed ora ci siamo. Ma morirò in piedi, come Emily Bronte”. A un anno dalla scomparsa di Oriana Fallaci (15 settembre 2006), un

Firenze, 11 set. - (Adnkronos) - “Sono alla fine, e voglio morire a Firenze. Ed ora ci siamo. Ma morirò in piedi, come Emily Bronte”. A un anno dalla scomparsa di Oriana Fallaci (15 settembre 2006), un piccolo volume rivela le ultime riflessioni della scrittrice e giornalista italiana più conosciuta al mondo. S’intitola “Oriana Fallaci. Morirò in piedi” (Edizioni Polistampa, pagine 64, euro 6). Ne è autore Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana, narratore e saggista, amico e testimone degli ultimi giorni di vita della giornalista. Il lungo dialogo privato, intercorso in una modesta camera di Firenze, mostra una Fallaci nuova e insolita, che nessun libro finora ha descritto.
Agguerrita come sempre nel discutere dei temi più scottanti dell’attualità, dalla crisi dell’Occidente al terrorismo islamico, la Fallaci confida qui all’amico Nencini il suo drammatico rapporto con la morte e con la malattia. “Sono alla fine, Riccardo, e voglio morire a Firenze. Ed ora ci siamo. Ma morirò in piedi, come Emily Bronte”. La giornalista confessa a Nencini il suo desiderio di morire nella propria città e precisamente in quella stanza dove, assieme a suo padre partigiano, aveva combattuto pur essendo bambina la Seconda Guerra Mondiale.
Molte sono le idee politiche che si scambiano i due scrittori e, anche nei suoi ultimi giorni, Oriana Fallaci appare come sempre è stata, anzi ancora di più: tagliente e austera, eppure capace di dimostrare sorprendenti tenerezze. Il Consiglio regionale della Toscana ricorderà Oriana Fallaci, a un anno dalla morte, con una corona che il presidente dell’Assemblea, Riccardo Nencini, depositerà sulla sua tomba, al cimitero degli Allori di Firenze, sabato prossimo, 15 settembre, alle ore 11. Alla cerimonia interverranno, fra gli altri, anche il direttore della “Nazione”, Francesco Carrassi, Paolo Ermini, già condirettore del “Corriere della Sera”, il direttore del “Giornale della Toscana”, Riccardo Mazzoni, che fanno parte del gruppo di lavoro e del comitato scientifico previsti per la selezione e le iniziative del Fondo Fallaci, in via di costituzione. Un primo gruppo di libri ed altro materiale sono stati già raccolti in una sala del Consiglio regionale che sara’ intitolata alla scrittrice. (Sin-Pam/Pe/Adnkronos)
Data recensione: 11/09/2007
Testata Giornalistica: Adnkronos
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