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’’Il dovere del presidente Rosanna Bettarini e’ di assegnare il premio Viareggio in tutti i modi e poi, se la lasciano rimanere, cambiare i giurati che hanno fatto i capricci’’. Parla dall’ alto di

ZCZC605/ SXR Arte, cultura, intrattenimento --> Letteratura  R SPE S0B S41 QBXX  (ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 27 AGO - ’’Il dovere del presidente Rosanna Bettarini e’ di assegnare il premio Viareggio in tutti i modi e poi, se la lasciano rimanere, cambiare i giurati che hanno fatto i capricci’’. Parla dall’ alto di 40 anni di esperienza da segretaria del premio la poetessa romana Gabriella Sobrino, con presidenti come Leonida Repaci, Natalino Sapegno, Rosario Villari e Cesare Garboli. ’’Ho letto che l’ hanno accusata di aver fatto nomine fuori dai termini - prosegue -. Posso dire che con Garboli e gli altri accadeva spesso e nessuno aveva da ridire. Parlo di giurie con personaggi che nel tempo sono andati da Achille Campanile ad Umberto Eco. Non so giudicare perche’ e’ nata la polemica, non conosco questi giurati ribelli, erano amici di Siciliano, io non li conosco’’. ’’D’ altra parte - ha concluso - se c’ e’ il rischio che le riunioni decisive andassero deserte, mancasse la meta’ piu’ uno dei giurati, che e’ la condizione per votare i vincitori, ha fatto bene ad agire cosi’’’. La poetessa Gabriella Sobrino ha fatto anche un appello ’’per salvare il premio Viareggio’’. ’’Lo dico anche al Comune di Viareggio, che ci investe denari, ed ai viareggini: non fate morire il vostro premio’’. Tra le soluzioni indicate dalla poetessa per renderlo piu’ efficiente c’ e’ ’’la riforma dello statuto, una cosa che anche io suggerisco da anni. Se questo serve, lo si faccia presto’’. Tuttavia sulla questione delle nuove nomine, ’casus belli’ che ha dato il via alle proteste, ribadisce che ’’e’ necessario che il presidente sia fermo, risoluto nelle sue decisioni’’. ’’Una volta - racconta - quando c’ era Garboli, accadde che mancassero per vari motivi, anche di salute, tre giurati a pochi giorni dall’ assegnazione. Lo statuto non prevedeva nessuna possibilita’ per sostituirli, ma Garboli si prese la responsabilita’ di chiamare all’ ultimo momento altri tre giurati. E il premio visse ancora’’. Gabriella Sobrino ha seguito il premio per l’ ultima volta nel 2005 (’’Siciliano mi chiese di aiutarlo nella transizione e rimasi per un anno dopo la morte di Garboli’’) ma non riesce a stare lontana ’’dal suo nipotino’’, come dice lei stessa, e infatti un suo libro sulla storia della manifestazione uscira’ in autunno per l’ editore fiorentino Polistampa.(ANSA).  KOH  27-AGO-07 16:07 NNNN
Data recensione: 27/08/2007
Testata Giornalistica: Ansa
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