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"I fuochi d’artificio mi hanno sempre affascinato come una grande, misteriosa, luminosa magia. Specie quelli lanciati dalla spiaggia che, esplodendo in alto, si specchiano nel mare,

"I fuochi d’artificio mi hanno sempre affascinato come una grande, misteriosa, luminosa magia. Specie quelli lanciati dalla spiaggia che, esplodendo in alto, si specchiano nel mare, colorandolo di mille luci imprevedibili" spiega il pittore sanvincenzino Giampaolo Talani che, nonostante i suoi continui spostamenti, torna spesso nel paese che lo ha visto muovere i primi passi, e musa ispiratrice di ogni opera. Raccontando la sua più bella estate e i fuochi, l’artista dice: "Fu così che li vidi per la prima volta da bambino, tanti anni fa, e la notte e il mare del mio paese mi apparvero come un mondo incantato, dipinto da arcobaleni luminosi. Più bello che la notte di Natale, pensai sgranando gli occhi. Ma la gioia non fu solo tutto merito dei fuochi, bensì dell’infanzia che mi muoveva dentro sogni fantastici e audaci, e soprattutto di chi mi stava accanto, proteggendo la mia fragilità di bambino".
"Ricordo che quella notte, davanti a quei bagliori mi sentii completo, e i miei occhi si aprirono talmente da poter abbracciare tutto il mare luccicante che mi stava di fronte. E non mancava proprio nessuno accanto a me, neanche chi sarebbe arrivato negli anni a venire a colmare l’affetto di quei due magnifici che in quel momento mi alzavano sopra le loro teste unite, per regalarmi la mia prima notte di Ferragosto. Credo sia per questo che i fuochi d’artificio non hanno mai cessato di meravigliarmi e penso che fu quella in cui li vidi la prima volta, la mia estate più bella; una stagione alla quale ancora oggi, nonostante il trascorrere del tempo che annebbia le cose, il mio pensiero ritorna spesso con struggente nostalgia".
Data recensione: 17/07/2007
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Maria Antonietta Schiavina