Nada, la ragazza di Bube

Massimo Biagioni, nella prefazione al suo ultimo libro: “Nada, la ragazza di Bube”, spiega così il motivo che l’ha spinto a scrivere per Nada : “Un aiuto a scrivere la verità, la sua verità, quella della storia di due ragazzi travolti da fatti più grandi di loro.” Tutti - o quasi- conoscono il romanzo di Cassola ed il film di Comencini che ha portato quella storia sullo schermo. Conoscono la protagonista, Mara, che ha preso il volto bello e risoluto di Claudia Cardinale. Mara in realtà si chiama Nada e insieme a suo figlio ha accompagnato Massimo per la presentazione del suo libro, sia a Firenze che a Borgo San Lorenzo. E’ una quasi ottantenne dagli occhi ancora giovani e battaglieri e ci tiene, non solo a raccontare la “sua” verità sulla sua vita portata alla ribalta dal grande successo del romanzo e del film, ma anche a ribadire con forza che lei è ben diversa da Mara, così come il suo Renato era diverso da Bube. Certo non si possono tarpare le ali alla fantasia e uno scrittore e un regista hanno bisogno anche di fantasia per creare… Parlando, affastella i ricordi di una vita angosciosa all’interno del dramma dell’ultima guerra, di una sofferenza iniziata - quando aveva diciotto anni- con una sparatoria alla Madonna del Sasso: tre morti, la fuga del suo ragazzo, spinto a scappare dagli amici, a nascondersi, a rifugiarsi in Francia; poi il suo arresto, la prigionia. E Nada, sempre legata da un sentimento tanto forte da sfidare gli anni e la lontananza, anche se libera si è sentita prigioniera insieme a lui, in un tempo che è diventato soltanto attesa paziente. Nada ha cominciato a raccontare questa “sua” verità ai ragazzi delle scuole che vanno a trovarla e oggi dice, con emozione, che è contenta ed è grata a Massimo perché l’ha aiutata ad esprimere ciò che ha nel cuore, il sentimento di una vita difficile, ma sempre piena di amore e di speranza. (N.M.L.)