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Un milione di euro. Questa la cifra offerta da un collezionista d’arte giapponese, uomo d’affari già proprietario di preziosi capolavori, per acquistare “ Partenze”, il

Il pittore rifiuta l’offerta per l’opera esposta alla stazione di Firenze FIRENZE. Un milione di euro. Questa la cifra offerta da un collezionista d’arte giapponese, uomo d’affari già proprietario di preziosi capolavori, per acquistare “ Partenze”, il grande affresco dipinto dal pittore sanvincenzino Giampaolo Talani e installato dal 20 settembre 2006- giorno dell’inaugurazione- su una parete della stazione di Santa Maria Novella. Il collezionista, interessato al lavoro di Talani, ha chiesto l’apertura di un tavolo di trattativa alla galleria milanese “Spirale 2000”, diretta da Massimo Ferrarotti, con la quale Talani collabora da tempo e oggi sarà nel capoluogo lombardo, presso uno studio legale situato nella lussuosa Montenapoleone, per ufficializzare la sua richiesta. Ma non troverà ad aspettarlo l’artista toscano, proprietario unico del grande dipinto, perché quest’ultimo ha già fatto sapere che rifiuterà l’offerta e anche che non andrà all’appuntamento fissato dal suo gallerista con il cliente giapponese. «Non se ne parla”, risponde alla domanda sul suo “no” Giampaolo Talani- io ho voluto l’affresco per Firenze e venderlo, sia pure per molti soldi, significherebbe tradire la fiducia e la collaborazione di tutti quelli che mi hanno aiutato a realizzarlo, ma anche quella della città che lo ha accettato e che, soprattutto, mi ha accettato, perché io considero Firenze, dove ho vissuto gli anni più belli della mia giovinezza e dove tuttora vado spessissimo, la mia città d’adozione». Dal canto loro i fiorentini ripagano Talani con affetto e stima, dedicandogli un’importante mostra antologica, in preparazione per il 2008 e il sottosegretario ai Beni Culturali, Andrea Marcucci, si é più volte complimentato con l’artista per la qualità dell’opera, ma anche per l’immagine di prestigio che questa porta nel mondo, essendo una delle pitture più guardate d’Italia, con i 57 milioni di persone che ogni anno transitano per una delle stazioni più importanti d’Italia. Un progetto quello di “Partenze”, che ha comportato grandi sfide tecniche: l’installazione dell’affresco è stata resa possibile grazie a un sistema di alloggiamento, sospeso con telaio in alluminio e lastre in vetro cellulare, dell’architetto Alessandro Panichi. Sistema che ha permesso di sorreggere un muro affrescato di 70 metri quadrati di superficie, del peso di una tonnellata e mezzo, mantenendolo distaccato dalle strutture preesistenti, in modo che non “toccasse” le pareti in marmo della storica Stazione. «Il dipinto che unisce l’antica arte dei frescanti a tecniche innovative - dice Talani- è costato mesi di studio a tutta l’équipe che se ne é occupata. E ogni volta che vedo alzarsi verso quell’opera gli occhi di passeggeri sento di aver dato a Santa Maria Novella e a chi vi passa, un pezzo della mia arte, e una parte del mio cuore». «Oggi sarebbe un vero peccato staccare l’affresco per mandarlo in un luogo che non é quello per il quale é stato pensato e creato», spiega l’artista sanvincenzino, confermando il suo diniego alla vendita di “ Partenze” e annunciando con entusiasmo il prossimo progetto. «Un grande affresco per New York, dedicato all’11 settembre. Tragedia non solo americana, ma anche dell’uomo che distrugge se stesso». Il progetto americano é già allo studio dell’Istituto di Cultura Italiana di New York e sta riscuotendo interesse, sia per la tecnica pittorica quasi dimenticata (ma che può rivalutare l’immagine artistica italiana all’estero), sia per il nome di un pittore come Talani, conosciuto in tutto il mondo.
Data recensione: 14/06/2007
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Maria Antonietta Schiavina