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Un collezionista d’arte giapponese, uomo d’affari gia’ proprietario di preziosi capolavori, ha domandato di acquistare il grande affresco dell’artista Giampaolo Talani

Il pittore toscano: ’’Non se ne parla nemmeno. Il grande dipinto appartiene alla città’’. L’offerta è stata fatta alla galleria Spirale 2000 di Milano, ma l’artista non si è presentato all’appuntamento con il collezionista interessato all’acquisto Firenze, 13 giu. (Adnkronos) - Un collezionista d’arte giapponese, uomo d’affari già proprietario di preziosi capolavori, ha domandato di acquistare il grande affresco dell’artista Giampaolo Talani dipinto alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze e ha chiesto l’apertura di un tavolo di trattativa. L’offerta è stata fatta alla galleria Spirale 2000 di Milano, diretta da Massimo Ferrarotti, con la quale Talani collabora. Ma il maestro toscano, proprietario del grande dipinto, ha rifiutato l’offerta di un milione di euro, mancando addirittura l’appuntamento fissato dal suo gallerista con il cliente giapponese a Basilea. ’’Non se ne parla nemmeno - ha replicato Talani - L’affresco è di Firenze, venderlo significherebbe tradire la fiducia e la collaborazione di tutti quelli che mi hanno aiutato a realizzarlo e anche della città che lo ha accettato". La città di Firenze lo ringrazia dedicandogli un’importante mostra antologica, in preparazione per il 2008, mentre il sottosegretario ai Beni culturali Andrea Marcucci si è complimentato con il pittore per la qualità dell’opera e per l’immagine di prestigio che questa dà a Firenze e porta nel mondo, essendo una delle pitture più viste d’Italia con i 57 milioni di persone che ogni anno transitano per la stazione ferroviaria fiorentina. Non si sbilancia, invece, Massimo Ferrarotti della galleria Spirale 2000 sul nome e sulle caratteristiche del cliente giapponese e sull’offerta che pare si aggiri attorno al milione di euro. Dal canto suo Giampaolo Talani si dice lusingato per la proposta economica ma resta ostile a qualsiasi trattativa e annuncia il suo prossimo progetto per la città di New York: un grande affresco dedicato all’11 settembre. ’’Tragedia non solo americana - sostiene il pittore -, ma dell’uomo che distrugge se stesso’’. Il progetto è già allo studio dell’Istituto di Cultura Italiana di New York e sta riscuotendo interesse sia per le caratteristiche culturali di una tecnica pittorica quasi dimenticata (ma che può rivalutare l’immagine artistica italiana all’estero) sia per il nome di Talani, che oggi ne è uno dei principali maestri esecutori.
Data recensione: 13/06/2007
Testata Giornalistica: AdnKronos
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