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La scrittrice romana Gabriella Sobrino ha pubblicato numerosi volumi di poesia a partire dal 1970. Ha tradotto poesie di Emily Dickinson, Katherine Mansfield, James

Al Gabinetto Vieusseux il volume di Gabriella SobrinoLa scrittrice romana Gabriella Sobrino ha pubblicato numerosi volumi di poesia a partire dal 1970. Ha tradotto poesie di Emily Dickinson, Katherine Mansfield, James Joyce. È presente in numerose antologie e le sue poesie sono state tradotte in Francia, Inghilterra, Polonia, Cecoslovacchia, Argentina, Stati Uniti. Per quarant’anni è stata la segretaria del Premio Viareggio. Oggi alle ore 17 presso la sala Ferri del Gabinetto Vieusseux sarà presentato il suo volume La corazza nuda. Interverranno Rosanna Bettarini, Marcello Ciccuto, Francesca Romana de’ Angelis, Maria Carla Papini. Saranno presenti l’autrice e l’editore. Questa ultima prova letteraria, frutto di 20 anni lunghi e intensi, questo ossimoro della corazza nuda è un resoconto impietoso e cordiale dell’esistenza dell’autrice. Il risultato è inevitabilmente un libro pieno di presenze, memorie, colloqui e nomi di persone, luoghi e persino animali. Ci sono gli amati poeti tradotti in una lunga carriera e diventati compagni di viaggio, gli amici intellettuali frequentati nei posti più diversi e comunque cari alla mente che ha registrato e ora rilegge. Citazioni e recuperi appaiono come frammenti assimilati più che tradotti: è una mappa di suggestioni e suggerimenti. “La poesia di Gabriella Sobrino – sostiene Francesca Romana de’ Angelis nell’introduzione – avvolge e coinvolge perché prende vita dalla vita. È poesia della felicità e poesia del dolore, ma non è mai poesia della rassegnazione e del disincanto”. Nella raccolta sono presenti tre grandi temi o meglio tre grandi passioni che riflettono la storia umana e intellettuale dell’autrice: l’amore, un dio capriccioso e ingannatore che talvolta dispensa inattese felicità; la passione civile che fa esplodere un grido di rabbia, indignazione e condanna che non trova pause nel ricordare una terra coperta di morti innocenti e infine l’amicizia, un sentimento celebrato attraverso figure che pongono una splendente costellazione di affetti.
Data recensione: 30/05/2007
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
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