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Quattrocento anni fa moriva Maria Maddalena dei Pazzi, la santa fiorentina che spese la sua esistenza nell’amore per Dio tra estasi e visioni mistiche, una vita piena di emozioni seppure vissuta nel chiuso del convento carmelitano di

Quattrocento anni fa moriva Maria Maddalena dei Pazzi, la santa fiorentina che spese la sua esistenza nell’amore per Dio tra estasi e visioni mistiche, una vita piena di emozioni seppure vissuta nel chiuso del convento carmelitano di Santa Maria degli Angeli in borgo San Frediano, nell’edificio che oggi ospita il Seminario. E le celebrazioni organizzate dalla città per ricordare degnamente la sua illustre figlia, scomparsa proprio il 25 maggio del 1607, raggiungono oggi il loro culmine in Duomo, dove domenica scorsa, per la prima volta in quattro secoli, è stata portata l’urna che contiene i resti della santa. Alle 18 sarà celebrato il Pontificale, una messa solenne presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, e alle 21 si svolgerà la lettura scenica Venite ad amare l’amore, interpretata dall’attrice Claudia Koll con l’accompagnamento della voce narrante di Marco Predieri. Lo spettacolo doveva originariamente svolgersi in Battistero, ma a causa dell’affluenza di pubblico prevista è stato spostato in Santa Maria del Fiore. Riccardo Bigi ha curato la regia di questa lettura, condotta su testi originali, testimonianze storiche e opere della santa, dettate durante le estasi alle consorelle del Convento di Santa Maria degli Angeli; in circa settanta minuti lo spettacolo ci riconduce nel grandioso clima della Firenze cinquecentesca (la città che ha dato i natali alla futura regina di Francia Maria de Medici, la culla del rinascimento culturale e artistico) e negli scritti della santa interpretati da Claudia Koll. Durante una tappa fiorentina di una tournee teatrale l’attrice è rimasta affascinata dalla figura di Maria Maddalena de’ Pazzi offrendosi così di partecipare alle celebrazioni che si sarebbero svolte. Un gesto che dà la misura del grande cammino interiore di conversione compiuto dall’attrice. Ad accompagnare la lettera ci saranno molte immagini e anche alcuni brani cantati: la musicista Martina Cardelli ha infatti messo in musica le frasi più belle della santa a partire da quell’invocazione che già domenica scorsa, durante la processione, è stata cantata più volte nelle vie di Firenze: «Venite ad amare l’Amore». Alla santa è dedicata una monografia allestita fino al 20 luglio nel Seminario Arcivescovile di Firenze, Maria Maddalena de’ Pazzi. Santa dell’amore non amato. La mostra, carata da Piero Pacini e realizzata con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, per la prima volta espone al pubblico molte opere, dai dipinti di Francesco Curradi a preziose reliquie, conservate nella clausura del monastero Carmelitano di via dei Massoni, sulle colline di Careggi, dove il corpo di Maria Maddalena de’ Pazzi tornerà a riposare domenica sera, alla fine delle celebrazioni.
Data recensione: 25/05/2007
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Dante Bigagli