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Giuseppe Montanelli, non il triumviro, ma il baritono, zio di Indro il giornalista, ebbe come cavallo di battaglia “Pagliacci”.
Un amico, qualche tempo fa, mi regalò una chicca tecnologica: un CD contenente una registrazione vecchissima dell’opera con Giuseppe Montanelli nella parte di Tonio, effettuata alla Scala di Milano.
L’ho risentita, in questi giorni, spinto dalla lettura di un testo sull’autore dell’opera: “Ruggero Leoncavallo. I successi, i sogni, le delusioni” di Mauro Lubrani e Giuseppe Tavanti. A Lubrani si deve lo scritto e a Tavanti l’esecuzione delle musiche inserite nel CD.
Lubrani racconta la vita del musicista, nato a Napoli nel 1857 e morto a Montecatini Terme nel 1919.
Una vita tribolata, soprattutto nella parte finale. Poca salute e pochi soldi. Un mare di giudizi negativi sulla sua produzione. Quei giudizi che oggi non esistono più.
Lubrani mette in risalto anche il ruolo avuto da Leoncavallo nella vita culturale di Montecatini. Fu - si può dire con un’espressione di oggi - un valore aggiunto.
Il CD è stato prodotto dall’accademia musicale “Leoncavallo” e contiene dodici brani originali eseguiti al pianoforte da Giuseppe Tavanti. Il quale ha avuto modo di mostrare le sue qualità. Allievo di Orazio Frugoni, si è perfezionato all’Accademia Chigiana di Siena. Concertista, ha realizzato due dischi con musiche di Bellini, Catalani, Donizetti, Leoncavallo, Puccini, Rossini e Verdi.
Mauro Lubrani, giornalista professionista, è autore di “Giuseppe Verdi a Montecatini” e di “Giacomo Puccini, luoghi e sentimenti”.
Con il libro su Leoncavallo, conclude la trilogia dedicata ai grandi maestri che decisero di frequentare Montecatini.
Data recensione: 28/05/2007
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Riccardo Cardellicchio