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La porta del cielo, gli occhi che guardano Firenze, una fortezza che dall’alto fa la guardia al capoluogo toscano: la basilica di San Miniato al Monte si e’ vista attribuire negli anni e nei secoli molti

(AGI) - Firenze, 26 mag. - La porta del cielo, gli occhi che guardano Firenze, una fortezza che dall’alto fa la guardia al capoluogo toscano: la basilica di San Miniato al Monte si e’ vista attribuire negli anni e nei secoli molti soprannomi. Il convegno che si e’ tenuto questa mattina nella cripta della basilica, inserito nel calendario del Genio Fiorentino, ha analizzato tanti aspetti diversi della storia di San Miniato al Monte, che proprio in questi giorni festeggia l’ottavo centenario dalla consacrazione. "In un periodo in cui la globalizzazione sembra annacquare l’identita’ delle persone - ha detto il Presidente della Provincia, Matteo Renzi - si sente sempre piu’ forte il bisogno di tutelare certi simboli che rappresentano una comunita’ e un luogo. Uno di questi simboli piu’ importanti, per Firenze, e’ la basilica di San Miniato al Monte, dove, secondo la leggenda, Miniato, il primo evangelizzatore e martire fiorentino, e’ venuto a morire dopo la sua stessa decapitazione". L’epigrafe marmorea all’ingresso della Basilica reca infatti la data del 1207, ma sappiamo che i lavori erano in corso gia’ dal 1018: sono quindi quasi mille anni che San Miniato al Monte domina Firenze da uno dei luoghi piu’ alti e suggestivi della citta’. In origine dei Benedettini, poi degli Olivetani (dal 1373), la chiesa rappresenta un superbo esempio di romanico puro, per la tipologia architettonica a "tre piani" (navate, presbiterio, cripta), per il rivestimento marmoreo policromo, per la pavimentazione musiva (a tarsie marmoree) e per l’iconologia zodiacale. Un "luogo tutto fiorentino", quindi, per un "evento tutto fiorentino" tra quelli che chiudono la terza edizione del Genio. Oggi pomeriggio inaugurazione della mostra documentaria "San Miniato al Monte, dieci secoli", realizzata da Eventi Pagliai, che rimarra’ aperta fino al 14 giugno. (AGI)
Data recensione: 26/05/2007
Testata Giornalistica: AGI
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