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C’è una foto di Nada Giorgi, del 1948, che ritrae una ragazza col volto volitivo, ma gli occhi sereni parlano di innocenza, semplicità. Sul retro, una

Oggi incontro con SgarbiMilano - C’è una foto di Nada Giorgi, del 1948, che ritrae una ragazza col volto volitivo, ma gli occhi sereni parlano di innocenza, semplicità. Sul retro, una scritta indirizzata a Renato, il Ciandri detto Baffo, fuggiasco in Francia: “A te per sempre, Nada”. Ancora oggi Nada spera che sia possibile dimostrare l’innocenza di Baffo, partigiano di Volterra, accusato di aver ucciso un maresciallo dei carabinieri e il figlio il 13 maggio del 1945 alla Madonna del Sasso. Coerente con il destino che si è scelta, combattere per la verità di Baffo, che diventa suo marito nel carcere di Alessandria dove sconterà molti anni. Baffo è Bube, e Nada è Mara, i protagonisti del romanzo di Carlo Cassola. La vera storia di Nada (con Baffo nella foto del 1961) è ora raccontata in un libro di Massimo Biagioni, Nada – La ragazza di Bube (Polistampa, Premio Scrittore Toscano dell’Anno). La ricostruzione attinge ai documenti d’epoca, tra cui le lettere di Ciandri, e testimonianze dei sopravvissuti. Il libro sarà presentato oggi alle 18.30 al Museo di Storia Contemporanea (via Sant’Andrea 6). Ci sarà anche Nada, con l’autore, il direttore de Il Giorno, Giovanni Morandi, l’assessore Vittorio Sgarbi e Mauro Pagliai di Polistampa.
Data recensione: 15/05/2007
Testata Giornalistica: Il Giorno
Autore: ––