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A pochi mesi dalla scomparsa dell’Accademico Giovanni Righi Parenti, grande studioso della storia senese e toscana e ultimo testimone dell’antica e celebre fabbrica dolciaria Parenti,

A pochi mesi dalla scomparsa dell’Accademico Giovanni Righi Parenti, grande studioso della storia senese e toscana e ultimo testimone dell’antica e celebre fabbrica dolciaria Parenti, esce una nuova edizione del suo “Dolcezze di Toscana”. L’opera è organizzata nelle sezioni: Dolci invernali, Dolci di Pasqua e primavera, Dolci per tutte le stagioni, I dolci tradizionali, Altri tempi, Vini, rosoli e derivati. Apprendiamo tra l’altro che in inverno a Viareggio si mangiano i befanini, mentre a Pistoia i necci e un pò ovunque il castagnaccio. E poi ci sono il migliaccio, il ciambellone montanaro (con farina di castagne), i bolli di Livorno (dolcetti di origine ebraica, simili a panini pieni di marmellata), i cenci, gli ossi di morto e i rompidenti. In primavera compaiono i ciambelloni, le schiacciate, le crostate e le torte di riso. Poi trionfano i pani dolci, i panforti, le copate, i torroni e altre squisitezze dai nomi antichi ed evocativi. Il volume, nella nuova edizione di lusso, con copertina cartonata e interno arricchito da fotografie d’epoca e illustrazioni a colori delle squisitezze proposte, raccoglie memorie e ricette che trasportano il lettore goloso alla riscoperta di oltre 200 dolci della tradizione toscana. Dolci poveri, almeno all’apparenza, eccezion fatta per quelli senesi, che sono la quintessenza della raffinatezza e incoronano Siena capitale del dolce toscano. Scritto con il suo brillante linguaggio, genuino come i dolci che descrive, piacevole racconto pieno di aneddoti e storie curiose, il volume è anche un appassionante viaggio nel passato, fatto con l’amore di chi nei sapori della propria terra sapeva riconoscere anche le proprie radici. Un modo per interpretare usi e costumi di un popolo, di una regione còolti nel momento caratteristico della preparazione di cibi e vivande, e un modo per ricordare il nostro indimenticabile Accademico ed amico.
Data recensione: 01/02/2007
Testata Giornalistica: Civiltà della tavola
Autore: Giuseppe Trentani