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L’artigianato di qualità, quello che nasce dal talento, dal gusto per il bello e dal mestiere che si trasmette di generazione in generazione, ha sempre avuto in Firenze una delle sue capitali

L’artigianato di qualità, quello che nasce dal talento, dal gusto per il bello e dal mestiere che si trasmette di generazione in generazione, ha sempre avuto in Firenze una delle sue capitali mondiali. Per celebrare questa importante realtà, ma soprattutto per diffonderne la conoscenza presso il pubblico più attento, le Edizioni Polistampa hanno realizzato una preziosa “Guida ai Mestieri d’Arte” a Firenze e provincia. Il volume, curato da Maria Pilar Lebole e Benedetta Zini, è stato presentato nell’ambito della 71ª Mostra dell’Artigianato appena conclusasi alla Fortezza da Basso di Firenze.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Come ha spiegato Eugenio Taccini, presidente della Fondazione, la guida vuole essere «un utile strumento per fiorentini e turisti alla ricerca di manufatti d’alta qualità».

Il libro è corredato da oltre 200 fotografie a colori, con testo bilingue italiano-inglese, e propone al lettore una serie di itinerari alla scoperta delle botteghe dove la tradizione degli antichi mestieri d’arte rivive ogni giorno. Dal centro storico all’Oltrarno, dalla zona di Porta Romana al piazzale Michelangelo, l’opera fornisce le coordinate per entrare – ad esempio – nei laboratori dove vengono restaurate le vetrate della basilica di Santa Croce, o in quelli dei mosaicisti fiorentini che da secoli servono i reali d’Inghilterra. Sulle tracce del “bello” meno inflazionato, il lettore può scoprire angoli poco conosciuti di Firenze, spesso lontani dai circuiti del turismo di massa. La rubrica “Lo sai che…” offre, in tal senso, una quantità di piccole storie legate alla città e alla sua tradizione più vera.
Un’altra scheda mette in relazione le manifatture artigianali cittadine con l’arredo urbano. Questa sezione è curata da Divo Savelli, storico dell’arte, recentemente salito agli onori delle cronache per aver scoperto un affresco firmato da Raffaello in una chiesa sconsacrata delle Crete Senesi.
Firenze, dunque, ma non solo. Parlando di artigianato di qualità, nella guida non poteva mancare uno spazio dedicato alla provincia del capoluogo toscano, conosciuta in tutto il mondo per pregiate manifatture come la paglia di Signa, le ceramiche di Doccia, i coltelli di Scarperia. Senza dimenticare le particolari produzioni di territori come Chianti, Valdarno, Empolese Valdelsa e Mugello. A tutte queste realtà sono dedicate monografie sintetiche ma complete.
Per finire, un’ampia sezione offre informazioni dettagliate su scuole e musei dedicati alle manifatture artistiche, completando al meglio una guida facile da consultare, ben concepita e realizzata. Uno strumento di cui si sentiva il bisogno. Può infatti sembrare una contraddizione parlare di artigianato di qualità, legato per sua natura alle piccole botteghe famigliari, in tempi di globalizzazione galoppante. In altri termini: «serve promuovere i mestieri d’arte nel 2007?». Se lo è chiesto Giampiero Maracchi, consigliere della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, presentando l’opera alla stampa. Ponendo l’accento sull’aspetto squisitamente economico della questione, Maracchi ha risposto affermativamente spiegato come negli Stati Uniti si stia rivalutando il modello di impresa famigliare precedente alla rivoluzione industriale, e come tra gli indicatori di progresso, accanto al PIL, si vada sempre più affermando quello riferito alla “qualità della vita”. Perché «il mondo ha bisogno di cose belle», per citare le parole di Eugenio Taccini, «e gli artigiani di Firenze devono essere consapevoli del tesoro che hanno nelle mani e nel cuore».
Data recensione: 26/04/2007
Testata Giornalistica: ARTfaq
Autore: David Bernacchioni