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Un libro scritto tra un esame universitario e l’altro, in mezzo alle pagine di procedura civile. Giampaolo Russo, 28 anni, giovane avvocato civilista pisano, si è cimentato con

Un libro scritto tra un esame universitario e l’altro, in mezzo alle pagine di procedura civile. Giampaolo Russo, 28 anni, giovane avvocato civilista pisano, si è cimentato con il giallo: L’assassino minacciato (Edizioni Polistampa). Una storia, anzi un delitto, che avviene fra Pisa e Parigi. Con una dedica di quelle davvero impegnative: ad Agatha Christie. Una serie di morti sospette sconvolge la vita della buona società di provincia: un noto avvocato stroncato da infarto, una giovane contessa violentata e gettata nel fiume. Lo scenario è il mondo dorato e apparentemente incontaminato dei circoli mondani e lussuosi: pettegolezzi, rancori, ipocrisie nascoste dietro la facciata del perbenismo. “Scrivere è sempre stata la mia passione – spiega Giampaolo Russo – come la lettura dei grandi classici del giallo. Così, guardandomi intorno, ho avuto l’idea di ambientare il mio libro proprio nei circoli pisani, dove si siedono allo stesso tavolo signore ingioiellate e uomini annoiati. Il circolo sul lungarno Pacinotti è il centro di tutto: qui si affolano psichiatri, ingegneri, imprenditori, nobili e medici. Tutto tranquillo, fra cene e ricevimenti, fino a quando sulle rive dell’Arno non viene trovato il corpo di una giovane donna, figlia di un aristocratico francese, a Pisa per studiare Economia. Morte che rimbalza proprio sulla cronaca de «La Nazione» con un articolo dedicato alla famiglia Lassèrre de Toulon, una delle più antiche della Francia di cui La ragazza faceva parte. L’autore confeziona una trama intrigante, offrendo un affresco ironico e schietto di un ambiente fatto di convenzioni ormai anacronistiche e meschinità umane. Ma L’assassino minacciato non sarà il primo e ultimo libro di Giampaolo Russo: “Ne ho già finito un altro – annuncia – questa volta ambientato a Ginostra, nell’isola di Stromboli. Sarà un giallo, naturalmente. E in testa ho anche un’altra idea di cui però è prematuro parlare. Di sicuro lo stile sarà ancora quello di Agatha Chrisite: i thriller non mi interessano come neppure i romanzi che vanno tanto di moda adesso dove è la polizia scientifica a indagare. A me piace il ragionamento, la deduzione. D’altronde sono un avvocato”.
Data recensione: 25/04/2007
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Francesca Bianchi