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"Mi definirei così: il maggiormente possibile quello che dovrei essere, essendo me stesso, cioè noi", questa enigmatica frase racchiude in sé l’essenza di Venturino Venturi. Amico di Ottone Rosai,

"Mi definirei così: il maggiormente possibile quello che dovrei essere, essendo me stesso, cioè noi", questa enigmatica frase racchiude in sé l’essenza di Venturino Venturi. Amico di Ottone Rosai, Mario Luzi, Eugenio Montale e degli intell ettuali che frequentano il Caffè delle Giubbe Rosse, Venturino è stato un disegnatore e scultore di grande talento, grande conoscitore della materia che lavorava con sapienza di artigiano povero, di volta in volta inventandosi strumenti e tecniche nuove. Originario di Loro Ciuffenna, nel Valdarno aretino, egli deve la propria fama alle predilette maternità, alle raffigurazioni di Pinocchio e ai ritratti che, numerosi, costellano la sua vasta produzione: da quelli giovanili dedicati alla madre, alle sorelle e al padre, a quelli eseguiti in età matura a formare una galleria dei volti più celebri del panorama intellettuale e artistico del secondo Novecento. Negli anni ’70 esegue opere di alto valore civile e di destinazione pubblica, quali il Monumento ai Martiri del Nazismo di Firenze, il gruppo marmoreo di Loro Ciuffenna, il Murale per le Vittime della strage di Castelnuovo dei Sabbioni, e altre ancora. Le sue opere sono oggi nei grandi musei del mondo, nella raccolta monogra fica dedicatagli dal suo paese natale e nella sua casa museo di Loro Ciuffenna. A cinque anni dalla scomparsa dell’artista, sabato 17 marzo 2007 alle 16, si aprirà nel Palazzo Concini (via Concino Concini 41d, Terranuova Bracciolini - Arezzo), la mostra Volti. Uomini e donne del Valdarno nei ritratti di Venturino Venturi. Nei nuovi spazi espositivi del cinquecentesco Palazzo Concini si potranno ammirare 60 opere, di cui oltre 30 inedite, provenienti da collezioni private e pubbliche. Interverrano il sindaco di Terranuova Bracciolini Mauro Amerighi, l’assessore alla Cultura della Provincia di Arezzo Emanuela Caroti, il presidente dell’Istituzione «Le Fornaci» Alberto Riboletti, il consigliere regionale e membro della Commissione Cultura della Regione Enzo Brogi, il dirigente della Regione Toscana Lanfranco Binn i e il direttore della Sede Regionale RAI di Firenze Nicola Cariglia. Sarà presente Lucia Fiaschi, presidente della Casa Museo Venturino Venturi. La mostra, che resterà aperta fino a domenica 3 giugno 2007 (giovedì e venerdì: 16-19; sabato e domenica: 10-12 / 15-19), sarà un’occasione unica per gustare fino in fondo la vasta produzione dell’artista toscano e per cogliere il suo lato umano più dolce e segreto. Ciò che rende unica la produzione di Venturino è proprio l’importante insieme di ritratti che egli ha dedicato alla sua gente. Già nel 1936, quando studiava e viveva tra Firenze e Loro Ciuffenna, ritraeva le mani della nonna intente a intrecciare la lana, le lunghe gambe del nonno ripiegate nel momento del riposo, il tenero nudo della giovane amica appena uscita dal bagno. L’attenzione di Venturino per i volti degli uomini e delle donne che ha amato diviene incessante, soffermandosi poco sulla descrizione dei lineamenti e cercando sempre di rivelare la più intima sostan za delle persone. Eccezionale è la galleria dei volti della gente della sua terra: centinaia di uomini e donne senza equivoci, certi della propria femminilità o mascolinità, sicuri del modesto cammino assegnato loro dalla vita. Venturino ne fa il proprio personale pantheon frutto di amicizie lunghe una vita o di un solo istante. Tutti sono sfiorati dal suo inconfondibile tratto: a volte è una linea continua, compiuta senza staccare la penna dal foglio; a volte sono innumerevoli segmenti di china che si addensano o si diradano; altre volte è il segno lasciato dallo scalpello, oppure dalle dita nella molle creta; altre volte ancora è semplice cartapesta. Per la prima volta potranno essere ammirati, in un percorso espositivo unitario, la grande lamiera a sbalzo raffigurante la sorella Beppina proveniente dalla collezione della Sede RAI di Firenze e i ritratti del padre, della madre, delle sorelle e degli amici: disegni, mosaici e sculture di grande sapienza compositiva.< /p> Il catalogo della mostra, anch’esso intitolato Volti. Uomini e donne del Valdarno nei ritratti di Venturino Venturi (pp. 156, euro 22), è stato curato da Lucia Fiaschi per le Edizioni Polistampa e ripercorre fedelmente il percorso espositivo di Palazzo Concini con grandi riproduzioni a colori che, come le opere di Venturino, riescono a trasportare il fruitore in un mondo fantastico abitato da ricordi per ciascuno personali, ma al contempo universali.
Data recensione: 19/03/2007
Testata Giornalistica: Exibart
Autore: ––