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Amato e benvoluto da tutti, uomini di legge e letterati. Ma se gli affetti, lo sappiamo, non bastano a renderci immortali, la poesia può ancora fare questo miracolo. Firenze ha perso

Amato e benvoluto da tutti, uomini di legge e letterati. Ma se gli affetti, lo sappiamo, non bastano a renderci immortali, la poesia può ancora fare questo miracolo. Firenze ha perso un altro amico, il poeta Alberto Caramella, che lunedì 12 marzo nella sua città (dove nacque nel 1928) ha dato il suo ultimo saluto alla vita. Dopo una lunga e brillante carriera da avvocato, la passione ha preso il sopravvento e lo ha portato a dedicarsi alla poesia. La Fondazione Il Fiore, “rifugio” per tanti giovani poeti, ente morale riconosciuto dalla Regione Toscana, è una sua creatura. Fu fondata da Caramella dieci anni fa, nel 1997, e in poco tempo, senza tanta pubblicità, è diventata una stimata “casa della cultura” immersa nel verde e aperta a tutti. Alla guida della Fondazione oggi è seduta Maria Grazia Beverini Del Santo che così lo ricorda: “Alberto aveva uno spirito giovane, perchè guardava sempre al futuro. Il nostro motto era ‘il Futuro cerca il Futuro’. E lui infatti amava circondarsi di artisti, poeti, attori, soprattutto giovani, che sosteneva. Nella sua decennale attività la Fondazione Il Fiore, che è e resterà sempre una sua creatura, ha ospitato, anche se in maniera spartana come lui sempre sottolineava, tante giovani promesse. Ed è per questo che la Fondazione è un’istituzione unica in Italia e in Europa”. Con i colori dell’umanità lo dipingono quindi le parole di chi lo ha conosciuto e ha lavorato al suo fianco. “Ho conosciuto Alberto - prosegue la presidente - attraverso la poesia, ed è proprio per dedicarsi alla lettura e alla composizione della sua poesia, che decise di lasciare a me il compito di portare avanti le importanti attività dell’istituzione. Ha continuato comunque sempre con molta partecipazione e passione a seguire le attività della Fondazione”. Una vita, la sua, condivisa da passioni all’apparenza incompatibili: la legge e la poesia.“Una vita in poesia”, secondo la definizione di Giorgio Luti, che ha curato la prefazione del suo primo libro Mille scuse per esistere. Una grande profondità d’animo quella di Caramella che a dispetto delle apparenze ha conciliato due modi lontani di interpretare la vita. E lo stesso Caramella uomo di legge è stato un grande poeta, al quale sono andati illustri riconoscimenti. Tra le tante e apprezzate opere edite ne ricordiamo alcune come I viaggi del Nautilus, Il soggetto è il mare, La nuova città di Scandicci si specchia con Firenze (una proposta fra poesia e architettura) e Il libro liberato. Dai salotti letterari della Fondazione il Fiore, nella pace delle colline di Bellosguardo, sono passati tanti grandi nomi della poesia, firme già importanti e giovani talenti. Per la lingua italiana si possono ricordare: Luzi, Viviani, Magrelli, Parronchi, Valduga, Ranchetti, Occhipinti, Carifi, Raboni, Oldani, Conte, Spaziani, Giudici, de Rachewiltz. Per le presenze da mondo invece: Rendon dalla Columbia, Cruz Varela da Cuba, Adonis dal Libano, Armitage dall’Inghilterra, Beck dalla Russia, Bernard Noël dalla Francia, Ibáñez Langlois dal Cile, il premio Nobel Walcott dagli Stati Uniti, Nessi dalla Svizzera, Lundqvist ed il grande Transtromer dalla Svezia e il Pulitzer Wright dagli Stati Uniti. In alcuni casi sono stati ancheonorati poeti defunti costituenti riferimenti essenziali della cultura poetica (Petrarca, Pascoli, Alfieri, Marie Noël, Busacca, Jeffers, Pound, Dickinson). La fondazione ha da sempre promosso anche il particolare rapporto con l’architettura, considerata coessenziale alla poesia, secondo una contestualità nata e sperimentata nell’edificazione della Casa della Luce e dei suoi giardini. La “sua creatura” anche adesso che Caramella non c’è più, continuerà a svolgere la missione di promuovere la poesia di tutti e per tutti facendone conoscere le massime espressioni. I funerali si terrano questa mattina alle 10 nella chiesa di San Francesco di Paola.
Data recensione: 14/03/2007
Testata Giornalistica: Il Giornale
Autore: Cristina Manetti