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Scrittore toscano dell’anno è Massimo Biagioni, con Nada, la ragazza di Bube. A premiarlo il presidente del Parlamento toscano Riccardo Nencini, insieme a Giuseppe Del Carlo

Due premi speciali: ad Alberto Severi e, per la libertà di stampa, a Mario Spezi
Il premio selezione è stato invece assegnato a Maila Ermini
Scrittore toscano dell’anno è Massimo Biagioni, con Nada, la ragazza di Bube. A premiarlo il presidente del Parlamento toscano Riccardo Nencini, insieme a Giuseppe Del Carlo, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza. “Congratulazioni al vincitore e grazie per questo premio, che negli anni è cresciuto, con opere letterarie che hanno un rapporto molto stretto con la nostra terra toscana – ha sottolineato il Presidente – che tanto ha dato all’arte e alla letteratura”. Un grazie sincero anche dal vincitore, che ha definito il premio “il riscatto di Nada Giorgi”. Come specificato nelle motivazioni: “L’opera di Massimo Biagioni ha il merito di averci dato, grazie a una ricerca puntigliosa, la vera storia della donna del partigiano Bube”. Il nome di Biagioni è emerso dalla rosa dei sette finalisti dell’edizione 2006, organizzata, come da tradizione, dall’associazione Fiera del Libro toscano, in collaborazione con la presidenza del Consiglio regionale e la Fondazione Cassa di Risparmio di S.Miniato. Il premio è stato assegnato nell’ambito della XIV edizione della Fiera del Libro Toscano, la cui associazione è nata a San Miniato (Pisa) nel 1993, per opera dei giornalisti Riccardo Cardellicchio e Franco Polidori, e dell’editore e giornalista Fabrizio Mandorlini, con l’idea di porre l’accento su tutto ciò che fosse toscano nel campo editoriale. Imperativo categorico: far scoprire e far apprezzare quegli editori e quegli autori della nostra regione che, pur avendo qualità, rimangono comunque in disparte perché il loro impegno tiene conto non dell’aspetto commerciale bensì dei contenuti. Da qui l’istituzione del premio al miglior scrittore toscano, che conta presenze davvero illustri. Basti il nome del poeta Mario Luzi. L’edizione 2006 si è arricchita di speciali riconoscimenti. Per la libertà di stampa non poteva mancare un premio per Mario Spezi, con Dolci colline di sangue. Il romanzo sul mostro di Firenze, per il quale il giornalista e scrittore ha conosciuto – ingiustamente – il dramma del carcere. Il lavoro, scritto con Douglas Preston, è una sorta di controinchiesta sul Mostro di Firenze. Premio speciale anche per Alberto Severi, con Barber’s Shop, opera scritta con linguaggio attualissimo ed efficace, risultato della fusione di teatro e narrativa, che apre una finestra sulla Toscana. Maila Ermini con L’infanzia negata dei celestini si è invece aggiudicata il premio selezione, grazie a una cronaca che è approfondimento e partecipazione sofferta.
Data recensione: 30/11/2006
Testata Giornalistica: Toscana Consiglio Regionale
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