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La seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra, al di là dei evisionismi, continuano a ispirare i romanzieri italiani per le atrocità mai

Fabrizio Silei racconta i lager nazistiLa seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra, al di là dei revisionismi, continuano a ispirare i romanzieri italiani per le atrocità mai abbastanza sottolineate, per i misteri mai chiariti che il periodo storico nasconde, o forse semplicemente perchè storie e personaggi acquistano spessore da eventi tanto difficili, da un’epoca che appare lontana e invece non lo è, nella quale la fatica di vivere infiammava l’impegno sociale e civile invece di affievolirsi come accade oggi. Il fiorentino Fabrizio Silei ha ricevuto l’elogio di Mario Rigoni Stern, grande narratore di storie e orrori di guerre, per i racconti raccolti in “Arbeiten”: dieci piccole grandi storie ricavate dalla diretta testimonianza di italiani sopravvissuti alla prigionia tedesca, racconti che con le armi puntate della letteratura fermano tra le pagine le inumanità compiute nei lager nazisti, ma anche la solidarietà dell’uomo di fronte all’uomo.
Data recensione: 22/03/2007
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: David Fiesoli