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Il Sesto Caio Baccelli, o più semplicemente il Baccelli, famoso almanacco o lunario delle faccende contadine, con proverbi, consigli, previsioni e quanto altro di utile alla vita

Il Sesto Caio Baccelli, o più semplicemente il Baccelli, famoso almanacco o lunario delle faccende contadine, con proverbi, consigli, previsioni e quanto altro di utile alla vita di tutti i giorni. A Firenze e in tutto il contado è il più diffuso; creato da quel Rutilio Benincasa, astronomo e cabalista, con antica voce detto anche “lo strolago di Brozzi”, da cui discende, e ancora si legge nel frontespizio, Sesto Cajo, fratello maggiore di Settimio, indovino, filosofo, matematico e ovviamente agricoltore, come si definisce l’almanacco; “il vero”, quello che viene pubblicato da oltre centocinquanta anni; ma il nome era divenuto un proverbiale modo di dire già ai tempi dell’abate Giovan Battista Zannoni che nella sua commedia in vernacolo “La Crezia rincivilita” inserisce battute come questa “Peffà lunari sai, tu se’ più braa di bBaccelli”.
Ma questo almanacco non era stato il primo né fu l’ultimo.
Una bella serie di questi librettini popolari è conservata nell’Archivio Comunale di Firenze ed è stata esposta in una originale e simpatica mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze intitolata IL FUTURO DA LEGGERE, almanacchi lunari calendari e strenne della Biblioteca Comunale Centrale di Firenze. C’è anche il catalogo dell’editrice fiorentina Polistampa, che ne documenta alcuni esemplari fra i più interessanti, il tutto preceduto da un’introduzione a cura di Manuela Barducci e una breve nota storica di Antonio Chiavistelli e Marcello Verga. Da qui sappiamo che la Biblioteca Comunale possiede una ricca collezione a partire dalla prima metà del Settecento, in tutto 782 esemplari, che il più antico è del 1733 stampato dalla tipografia Tartini e Franchi, ed è “il classico almanacco diplomatico, a prevalente carattere storico-genealogico, di derivazione straniera”. Poi ne usciranno di quelli più popolari, dedicati alle donne, agli agricoltori, ai ragazzi. Il Baccelli, guida dell’agricoltore, nel formato pressochè originale si stampa ancora oggi, con le sestine in rima e il calendario delle fiere e mercati.
Data recensione: 01/03/2007
Testata Giornalistica: Toscana Folk
Autore: Alessandro Bencistà