chiudi

La collana «Sul filo della memoria» delle edizioni Polistampa ospita, a partire dal 2001, una serie di piccoli volumi che raccolgono testi dedicati a fiorentini, che nel secolo appena trascorso,

La collana «Sul filo della memoria» delle edizioni Polistampa ospita, a partire dal 2001, una serie di piccoli volumi che raccolgono testi dedicati a fiorentini, che nel secolo appena trascorso, hanno illustrato la loro città di nascita o di adozione, nei più diversi settori, dalla politica all’imprenditoria, dalla letteratura all’arte, dallo spettacolo allo sport. L’iniziativa nasce in origine da un’idea degli «Amici dei Musei», congiuntamente al Provveditorato aglli Studi di Firenze e con il contributo finanziario dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, allo scopo di presentare agli studenti delle scuole medie superiori un percorso attraverso una carrellata di personalità capaci di attrarre l’attenzione sui caratteri che nel corso del tempo hanno concorso a forgiare il genius loci del capoluogo toscano.
Il primo volume, pubblicato nel 2001, contiene profili dedicati a Gino Bartali, Piero Calamandrei, Tommaso Corsini, Mario Fabiani, Don Giulio Facibeni, Vittorio Gui, Giorgio La Pira, Giovanni Michelucci, Vasco Pratolini, Ottone Rosai, Rodolfo Siviero, Odoardo Spadaro, Giovanni Spadolini e Adone Zoli.
Il terzo ospita medaglioni relativi a Pietro Annigoni, Ernesto Balducci, Piero Bargellini, Gino Bechi, Umberto e Nathan Cassuto, Edoardo Deti, Leo Samuele Olschki, Giovanni Papini, Pietro Porcinai, Carlo Ludovico Ragghianti, Ardengo Soffici, Attilio e Enrico Vallecchi.
La selezione dei personaggi è caduta su nomi di spicco nei rispettivi campi di attività ma poco conosciuti dalle generazioni di giovani fiorentini che si affacciano agli studi universitari. Tra i biografati, probabilmente, solo di Calamandrei e di La Pira si citano le benemerenze antifasciste e l’attività di costituenti nei libri di testo scolastici. È presumibile dunque, che il resto di quel patrimonio di fiorentinità rappresentato dalle personalità descritte in questi due libri sia pressoché ignoto alla maggioranza degli studenti delle scuole medie superiori.
Se in virtù della loro particolare destinazione finale vengono ripercorsi temi ed episodi già ampiamente noti nella letteratura specializzata relativi a coloro che sono stati oggetto, più volte, di ricostruzioni biografiche complessive o relative ad aspetti e periodi particolari della loro attività, come Piero Calamandrei e Giorgio La Pira, appare apprezzabile lo sforzo di offrire un ritratto di personaggi come Gino Bartali, Mario Fabiani, il sindaco della ricostruzione, Don Giulio Facibeni, fondatore dell’Opera Madonnina del Grappa, Ottone Rosai, il maestro che celebra la rudezza del popolino di Firenze e l’incanto delle sue dolci colline, Rodolfo Siviero, il misterioso plenipotenziario incaricato nel dopoguerra di recuperare le opere d’arte trafugate dai nazisti, Odoardo Spadaro, la voce di Firenze nel mondo, interprete di La porti un bacione a Firenze, Piero Bargellini, il sindaco dell’alluvione, Gino Bechi, celebre baritono o Umberto Cassuto, rabbino e raffinato bliblista.
Data recensione: 01/12/2006
Testata Giornalistica: Rassegna storica toscana
Autore: Andrea Becherucci