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Occasionata da una manifestazione alla ‘Soffitta-Spazio delle Arti’ di Sesto Fiorentino, è fresca di stampa l’elegante...

Occasionata da una manifestazione alla ‘Soffitta-Spazio delle Arti’ di Sesto Fiorentino, è fresca di stampa l’elegante monografia curata da Gilberto Grilli (Polistampa) intitolata “Annigoni e la sua scuola”, dove per scuola si intendono gli allievi Luciano Guarnieri, Antonio Ciccone, Silvestro Pistolesi e Romano Stefanelli; allievi d’elezione Luca Battini, Massimo Callossi, Luigi Falai, Claudio Sacchi e Samuele Vanni. Benedetto Annigoni, figlio del grande artista, ricorda come il Grilli abbia sempre seguito con devozione Annigoni, contribuendo al ritorno di attenzione verso il maestro, dalla mostra di Palazzo Strozzi (2000) fino agli ultimi giorni, fino al Mart di Rovereto. Divertente ed efficace l’apertura del Grilli in catalogo: "C’era una volta un grande pittore, capace, secondo Berenson e De Chirico, di stare alla pari con i grandi del Rinascimento. Questo genio, però, ha avuto la sfortuna di essere nostro contemporaneo, così vicino a noi da non poter essere visto, come quando ci troviamo a pochi centimetri da un palazzo e non riusciamo a coglierne la struttura". In effetti, chi non ricorda lo sconcertante anacronismo con cui veniva bollata l’opera di Annigoni; così fu condannato ad essere il ‘pittore delle regine’, reo di un verismo fotografico che mal si collocava con l’aprirsi e il diffondersi di tanti linguaggi sperimentali, tutti non figurativi. Nel 1964 la Biennale di Venezia dedicò tutto alla Pop Art, mentre Annigoni stava cominciando il suo ciclo di affreschi di Ponte Buggianese. Annigoni – si legge in catalogo – ha costruito il suo percorso artistico in netto contrasto con gli stili pittorici propri del Modernismo e del Postmodernismo in voga negli anni della sua attività. In effetti, bisogna aspettare la mostra di Strozzi per tornare a dare piena e legittima attenzione al ‘figurativo’, anche se una sfumata ripresa in tal senso era stata espressa dal gruppo della Neoavanguardia.
Data recensione: 14/11/2023
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Francesco Gurrieri