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Le Intercenales, ormai da tempo riconosciute tra le opere più importanti e originali dell’Alberti latino, rappresentano

Le Intercenales, ormai da tempo riconosciute tra le opere più importanti e originali dell’Alberti latino, rappresentano – pur incompiute – un “assoluto capolavoro”, di rilevante novità e complessità tanto dal punto di vista strutturale, tematico e contenutistico quanto da quello formale, stilistico e linguistico. È dunque da accogliere con rinnovato interesse l’ulteriore edizione – editio minor – dell’opera, curata da Roberto Cardini, approdo di un lungo e denso percorso di studi, che procede dall’edizione dei libri III-XI nel 1978 (Roma, Bulzoni) ai Preliminari all’edizione critica nel 2003 (in «Moderni e antichi», I) all’editio maior (libri I-XI), contenuta nel volume Leon Battista Alberti, Opere latine (Roma, Istituto Poligrafi- co e Zecca dello Stato, 2010), di cui le Intercenales sono magna pars. Ivi l’edizione critica delle Intercenales, preceduta da un’introduzione storico- filologica, è contrassegnata da una doppia fascia di apparato, rispettiva- mente redazionale (per i testi trasmessi in più redazioni) e di tradizione, e da un sistematico e amplissimo commento, ed è corredata dalla meritoria traduzione italiana di Maria Letizia Bracciali Magnini, che ha affrontato con perizia il non facile latino albertiano. Esaurito il volume delle Opere ormai da tempo, la parte relativa alle Intercenales è stata ripubblicata con qualche ulteriore revisione, con la traduzione francese di Claude Laurens (per i testi) e di Frank La Brasca(per introduzione e commento) nel 2018 (Parigi, Les Belles lettres); infine, nella collana Humanistica (Firenze, Polistampa) diretta dallo stesso Cardini, è uscita nel 2022 questa seconda edizione, minor quanto a dimensioni, ma con lo stesso rigore scientifico e qualità della maior. Di quest’ultima, riconosciuta come una vera e propria pietra miliare, l’editio minor è una filiazione, ma al tempo stesso una vitale rivisitazione, che pur presupponendo la precedente – a partire dalla costituzione del testo, fondato sul ms. Pistoiese (Pistoia, Biblioteca dei Domenicani, Inc. F. 19) che rappresenta l’ ultima volontà dell’autore, nell’ ultimo assetto a noi noto, in XI libri (privi però, come è noto, dei libri V e VI) – ha acquisito la piena autonomia di una seconda edizione critica. Va aggiunto che il percorso filologico sopra brevemente ricordato – cui si aggiungono anticipazioni di edizioni critiche di singole intercenali, oltre che di altri testi albertiani – è stato intersecato e strettamente con- giunto con una fittissima messe di studi svolti da Cardini sull’Alberti latino e volgare di cui, per quanto riguarda in particolare le Intercenales, imprescindibili fondamenti dell’interpretazione sono stati il volume Mosaici. Il nemico dell’Alberti (Roma, Bulzoni 1990) e il saggio Alberti o della nascita dell’umorismo moderno («Schede umanistiche», 1993/1). Un lavoro costan- temente ripreso criticamente dallo studioso e in progress, alimentato dal confronto e discussione con altri studiosi, dall’organizzazione di seminari a più voci, da importanti convegni, mostre, iniziative. Un lavoro di cui questa editio minor costituisce un efficacissimo e aggiornato condensato, ma anche propone ulteriori scandagli, arricchimenti e messe a fuoco, a partire dalla nuova introduzione.
Data recensione: 01/01/2023
Testata Giornalistica: SCHEDE UMANISTICHE
Autore: Anna Maria Cabrini