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Del De commodis litterarum atque incommodis, il trattato giovanile di Leon Battista Alberti sui vantaggi e gli svantaggi

Del De commodis litterarum atque incommodis, il trattato giovanile di Leon Battista Alberti sui vantaggi e gli svantaggi, sulle gioie e i dolori degli studi letterari, esistevano, fino a questo momento, soltanto due edizioni, pubblicate entrambe durante gli anni ’70 dello scorso secolo: la prima fu curata da Giovanni Farris nel 1971, con testo lat. e trad. ital., ma non può dirsi, stricto sensu, una vera e propria ediz. critica (L. B. Alberti, De commodis litterarum atque incommodis. Defunctus, a cura di G. Farris, Marzorati, Milano 1971); la seconda venne allestita da Laura Goggi Carotti nel 1976 e palesa, invece, tutte le caratteristiche di una vera e propria ediz. critica, benché oggi risulti largamente superata e fortemente discutibile quanto al metodo filologico e ai risultati ecdotici conseguiti dalla studiosa (L. B. Alberti, De commodis litterarum atque incommodis, a cura di L. Goggi Carotti, Olschki, Firenze 1976: su di essa, a suo tempo, vd. la lunga e criticamente costruttiva recens. di G. Gardenal, in «Lettere Italiane» 30.2 [1978], pp. 258-266). Alla preparazione e alla realizzazione di una nuova ediz. critica del trattato albertiano, a suo modo definitiva (ammesso e non concesso che possano esistere edizioni critiche veramente “definitive”), si è dedicata, ormai da molti anni, Mariangela Regoliosi, che ha già anticipato, in almeno due sedi, i primi risultati delle sue ricerche, prima nel saggio «Gerarchie culturali e sociali nel De commodis litterarum atque incommodis di Leon Battista Alberti», in Sapere e/è potere. Discipline, dispute e professioni nell’università medievale e moderna. Il caso bolognese a confronto. Atti del Convegno [Bologna, 13-15 aprile 1989], a cura di L. Avellini-A. Cristiani, Comune di Bologna-Istituto per la Storia di Bologna, Bologna 1990, vol. I, pp. 151-170; poi in un’ediz. critica provvisoria, corredata comunque da una prima riflessione sull’ediz. Goggi Carotti e apparsa in L. B. Alberti, Opere latine, a cura di R. Cardini, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2010, pp. 21-50 (testo critico) e 84-86 (nota filologica). Nel dicembre 2021, dopo tanti anni di preparazione, di indagini e di ricerche, è uscita quindi l’ediz. critica del De commodis litterarum atque incommodis albertiano, in due voll., curata dalla Regoliosi e inserita entro l’Edizione Nazionale delle Opere di Leon Battista Alberti (sezione III. Trattatistica morale), presieduta e diretta da Roberto Cardini e pubblicata a Firenze dalle Edizioni Polistampa in collaborazione con il Centro di Studi sul Classicismo di Prato. 224 Recensioni e Letture L’ediz. critica allestita dalla studiosa – che rappresenta un notevolissimo progresso negli studi filologici sull’Alberti e costituisce un decisivo superamento dell’ediz. della Goggi Carotti del 1976 – mira, oltre che ovviamente a presentare un testo del De commodis litterarum atque incommodis il più possibile fededegno e vicino (se non proprio sovrapponibile) alle reali intenzioni dell’autore (come ogni ediz. critica che si rispetti e che possa davvero essere ritenuta tale), anche a ridiscutere tutta la varia e complessa problematica relativa al trattato, ai tempi e ai luoghi della sua composizione, alla sua struttura, al suo significato, alle sue caratteristiche linguistiche, alla sua tradizione ms. e a stampa, nell’ambito di quella “rinascita” (se così può dirsi) della filologia albertiana che, dopo i pionieristici e benemeriti contributi di Cecil Grayson e di Guglielmo Gorni (soprattutto per l’Alberti volgare), ha visto negli ultimi decenni il fruttuoso proliferare di innumerevoli studi e di nuove edizioni critiche (molte delle quali già apparse entro l’Edizione Nazionale), cui hanno variamente contribuito studiosi e specialisti quali, oltre alla stessa Regoliosi e a Roberto Cardini, Franco Bacchelli, Lucia Bertolini, Luca Boschetto, Stefano Cartei, Luca D’Ascia, Alberto Martelli, e altri.
Data recensione: 01/01/2022
Testata Giornalistica: Schede Medievali
Autore: Armando Bisanti