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Dall’11 settembre al 27 novembre, Sesto Fiorentino ospita la mostra «Alfredo Müller. Il trionfo della grafica

Emigrato per il crac paterno, ora celebrato in tre sedi

Dall’11 settembre al 27 novembre, Sesto Fiorentino ospita la mostra «Alfredo Müller. Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque», a cura di Emanuele Bardazzi ed Hélène Koehl (presidente dell’associazione «Les Amis d’Alfredo Müller peintre et graveur» di Strasburgo e pronipote dell’artista) che presenta la più vasta raccolta di opere grafiche di Müller finora esposta in Italia e all’estero, nel contesto artistico dell’epoca e affiancando le sue opere a quelle dei più grandi protagonisti dell’età d’oro della grafica e della stampa d’arte in Francia: Alfredo Müller (Livorno,1869-Parigi, 1939), emigrato con la famiglia a Parigi nel 1895 a seguito del crac finanziario del padre, attivo come incisore a Parigi, divenne un capofila del rinnovamento dell’acquaforte a colori a Parigi nella Belle Époque. Il progetto espositivo è strutturato in tre sedi, tutte a Sesto Fiorentino: il “Rifugio Gualdo” (già Chiesa di San Giusto) alle pendici del Monte Morello ospita la sezione dedicata alla grafica parigina tra Ottocento e Novecento, con oltre 100 opere su carta di vari autori (fra cui opere di artisti come Albert Besnard con il suo capolavoro «Les morphinomanes», Louis Legrand con «Prostitution», Georges de Feure con «L’amour libre» e Marcel Lenoir con «Le Monstre» e «L’Éducation»), aprirà l’11 settembre. Dal 16 ottobre il “Centro Espositivo Antonio Berti” (galleria comunale ed ex-studio dell’omonimo scultore) ospiterà la sezione che introduce la figura e l’operato di Alfredo Müller attraverso una selezione di opere sul tema del paesaggio in gran parte realizzate durante la sua permanenza a Osny: qui spiccano sia la serie di 6 grandi litografie decorative a colori dette «Frises» (due delle quali, «Les Paons» e «Les Cygnes», mostrano la piena adesione allo stile Art Nouveau), commissionate dal celebre mercante d’arte parigino Edmond Sagot ed esposte per la prima volta nella loro completezza, sia, anch’essa esposta per la prima volta completa, la suite «La Vie heureuse de Dante Alighieri» ispirata alla Vita Nuova, costituita da 6 soggetti danteschi incisi ad acquaforte e acquatinta, pubblicati a Parigi nel 1898 in soli 12 esemplari dal grande gallerista ed editore Ambroise Vollard. Infine, sempre dal 16 ottobre al Circolo Arci di Sesto Fiorentino-La So!tta Spazio delle Arti, vengono presentate le opere realizzate da Müller durante gli anni di Montmartre, divise in sei sezioni tematiche («Sguardo sul palco», «Musica», «Letture», «Scene infantili», «Scene femminili», «Visioni simboliste») e presentati i ritratti di Paul Verlaine, delle stelle della danza e del teatro Jane Avril, Cléo de Mérode, Sarah Bernhardt, e il portfolio con i grandi musicisti Bach, Gluck, Beethoven e Wagner. A completare questo excursus con grafiche post-impressioniste, giapponiste, simboliste e Art Nouveau è la settima sezione complementare con una scelta mirata di fogli di artisti particolarmente vicini: Paul Berthon, Pierre Bonnard, Leonetto Cappiello, Eugène Grasset, Alfons Mucha, Henri de Toulouse-Lautrec e Félix Vallotton.
Data recensione: 01/09/2022
Testata Giornalistica: Il Giornale dell’Arte
Autore: Giovanni Pellinghelli del Monticello