chiudi

Tra il 1951 e il ’56 si realizzò un intreccio che segnerà la storia del giornalismo italiano non meno di quella della politica

Tra il 1951 e il ’56 si realizzò un intreccio che segnerà la storia del giornalismo italiano non meno di quella della politica, tra gli anni di De Gasperi e la fase immediatamente successiva. Lo sfondo è la Firenze di Giorgio La Pira: città investita dal dinamismo dell’uomo, fra spirito cristiano, impegno sociale e concretezza amministrativa. I protagonisti sono un uomo, Ettore Bernabei, e una testata: Il Giornale del Mattino. Il quotidiano fiorentino guadagna rapidamente spazio e credibilità, è effervescente come il suo direttore e il suo caporedattore, Sergio Lepri. Entrambi, stretti collaboratori di Amintore Fanfani, sono destinati a restare a lungo al centro della scena: direttore generale della Rai e poi all’Iri, il primo; direttore dell’Ansa, il secondo. Ma tutto cominciò nella redazione di quel piccolo, significativo foglio di cui oggi Pier Luigi Ballini ha curato una rigorosa ricostruzione storica, avvalendosi di numerosi autori che approfondiscono i vari aspetti di quella vicenda, a cominciare dai rapporti con la chiesa e con la Dc. Con De Gasperi - scrive Ballini - «La Pira rivelava di aver avuto “un misterioso rapporto di radice” che non si era mai spezzato, una sintonia profonda motivata dal comune anelito alla pace, dato che De Gasperi era “un uomo strutturalmente contro la guerra, era fatto per il compromesso, la comprensione, la vita”». Un modo assai elegante (impensabile oggi...) per sottolineare la stima reciproca e il rapporto personale, al di là dei dissensi che storicamente ci furono tra lo statista trentino e il gruppo Dossetti, Fanfani, La Pira. Di quella stagione Il Giornale del Mattino fu l’interprete assiduo e intelligente. Tanto che a un certo punto fu considerato l’organo della Repubblica fiorentina idealmente fondata da La Pira sulle rive dell’Arno: un luogo quasi mistico, anche per le iniziative internazionali del sindaco dirette a cercare mediazioni tra i nemici in armi. Tutte le annate del giornale si trovano oggi nei locali della Fondazione La Pira, il cui presidente, Mario Primicerio, mette in evidenza come il libro sia prodotto «di un lavoro importante e assolutamente inedito». 
Data recensione: 08/01/2022
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Stefano Folli