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Una storia lunga quattro secoli. Il Teatro Niccolini, il più antico di Firenze e uno dei più longevi d’Europa, riapre le porte al pubblico con un

Presentata la nuova stagione del teatro, che alza il sipario il 4 ottobre con uno spettacolo di Pino Strabioli dedicato al grande attore


Una storia lunga quattro secoli. Il Teatro Niccolini, il più antico di Firenze e uno dei più longevi d’Europa, riapre le porte al pubblico con un cartellone di spettacoli, ospiti e una gradita sorpresa, quella di Roberto Toni, che ha firmato le migliori stagioni del Niccolini e su invito dell’amministratore Antonio Pagliai ritorna in qualità di direttore artistico. Il programma si apre il 4 ottobre con il ricordo di Paolo Poli, che per decenni ha legato il proprio nome a questa istituzione: «Sempre fiori mai un fioraio» di Pino Strabioli è dedicato al genio di un artista profondo e indipendente. Da giovedì 7 a domenica 10 Gennaro Cannavacciuolo presenta il recital «Volare, concerto a Domenico Modugno», un tributo al grande cantautore tra il dialettale e il brechtiano, comicità e malinconia. Paolo Graziosi sarà invece protagonista da martedì 12 a domenica 17 con un doppio appuntamento: «Primo amore» di Samuel Beckett e «Fa male il teatro-Ma non le seppie coi piselli», con omaggi da Cechov a Campanile. Il mese si chiude in compagnia di Filippo Timi e Lucia Mascino,che da lunedì 18 a giovedì 21 portano in scena «Promenade de santé-Passeggiata di salute», l’acclamata pièce sulla malattia dell’amore. Tra gli ospiti più attesi di novembre, Spiro Scimone e Francesco Sframeli proseguono il proprio percorso artistico con «Amore» (5-8/11) – insignito del premio Ubu come miglior progetto drammaturgico e allestimento scenico –, Roberto Petrocchi presenta la riduzione teatrale del libro intervista di Riccardo Nencini, «Morirò in piedi» (12-16/11), sugli ultimi giorni di vita di Oriana Fallaci nell’estate del 2006, mentre l’attore Ettore Bassi interpreta l’iconico professor Keating nell’«Attimo Fuggente» (25-28/11), dal capolavoro cinematografico del regista Peter Weir con l’indimenticabile interpretazione di Robin Williams. La rassegna si chiude a dicembre con Carlo Cecchi, impegnato nel dittico eduardiano «Dolore sotto chiave» e «Sik sik l’artefice magico» (2-5/12), Giancarlo Cauteruccio, protagonista de «L’ultimo nastro di Krapp» e «Fame, mi fa fame» (7-12/12), e Sergio Basile, che dirige e interpreta «Il diavolo e il presepe (17-19/12)», ispirato al celeberrimo «Racconto di Natale» di Charles Dickens.


Fotografia: L’attore Carlo Cecchi, protagonista del cartellone del Niccolini
Cartellone ricchissimo Sul palco nomi di prestigio come Cauteruccio, Cecchi e Cannavacciuolo
Data recensione: 17/09/2021
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Giulio Aronica