Un omaggio d’arte, con opere delle Gallerie degli Uffizi, all’Alighieri esule da Firenze, nella terra che per prima lo accolse nel suo esilio, il Casentino
Un
omaggio d’arte, con opere delle Gallerie degli Uffizi,
all’Alighieri esule da Firenze, nella terra che per prima lo
accolse nel suo esilio, il Casentino. È con la mostra «Nel segno di
Dante. Il Casentino nella Commedia» (fino al 30 Novembre), promossa
e organizzata dal Comune di Poppi, accolta nel castello dei conti
Guidi – luogo nel quale egli scrisse una parte della Divina
Commedia – che si è aperto concretamente il programma espositivo
«Terre degli Uffizi», ideato e realizzato dal celebre museo
fiorentino insieme alla Fondazione CR Firenze, all’interno dei
rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.
In
questo anno, dedicato alle celebrazioni dantesche, il Casentino si
presenta come luogo perfetto per rendere onore al poeta fuggitivo. La
presenza di Dante aleggia tuttora in Casentino, i cui luoghi evocano,
a partire dal loro paesaggio di colline, selve e ruscelli, la forma
«classica» dell’itinerario del viandante medievale; o, come nel
caso di Dante, non viandante semplice ma anche fuggiasco in cerca di
ospitalità e protezione. L’Alighieri, andando in Casentino,
sperava in un ritorno in patria che non avvenne mai. I signori di
queste terre furono onorati di averlo ospite:
la mostra illustra, prima di tutto sul piano dei fatti storici, cosa
avvenne e perché. In tempi moderni poi, le terre del Casentino
custodirono volentieri memoria del passaggio di Dante, tanto che in
pieno revival del Medioevo vennero raggiunte da viaggiatori stranieri
che le percorsero, come il catalogo della mostra racconta, lasciando
diari e memorie.
«Nel
segno di Dante. Il Casentino della Commedia»
Catalogo
Polistampa
Data recensione: 01/08/2021
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: ––