chiudi

Si avvicina il 2021, e con esso l’anno in cui si celebrerà il settecentesimo dalla morte di Dante Alighieri

Si avvicina il 2021, e con esso l’anno in cui si celebrerà il settecentesimo dalla morte di Dante Alighieri; le istituzioni, già in fibrillazione da tempo, stanno ultimando la messa a punto dei programmi e delle innumerevoli iniziative, in particolare Firenze, che vuole essere capofila, ha già presentato un nutritissimo e altisonante calendario, che arriva a comprendere anche il museo della lingua italiana da realizzarsi nel complesso museale di Santa Maria Novella. Difficile distinguersi, tuttavia non esteriormente celebrativa è l’iniziativa voluta in netto anticipo dal Comitato Dante 2021 nato dalla collaborazione tra l’Opera di Santa Croce, l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Comunità di San Leonino che gestisce la Certosa di Firenze, nell’intento di rinnovarne la missione culturale e religiosa insieme. Questo progetto ha visto due importanti e complementari momenti: domenica 27 settembre la lezione di Massimo Cacciari su Ragione, politica, profezia in Dante, e domenica 11 ottobre l’inaugurazione della mostra del ritratto allegorico di Dante di Agnolo Bronzino, con interventi di Antonio Natali, lettura del Canto XXV del Paradiso a cura di Lorenzo Pieri, e la partecipazione della violoncellista Emma Biglioli, del Conservatorio L. Cherubini di Firenze, che ha eseguito la prima Suite per violoncello solo di J. S. Bach. La particolarità di queste due giornate ruota tutta intorno a questo magnetico, e altrettanto poco visibile, ritratto allegorico (1532-33, olio su tela, 130 x 136 centimetri, Firenze, Collezione privata), esposto con effetto scenografico nel Salone del Museo di Palazzo Acciaiuoli della Certosa, contornato dalle lunette delle storie della Passione dipinte da Pontormo, e dalle copie in seguito tratte dalle stesse e attribuite a Jacopo da Empoli e altri pittori fiorentini dell’Accademia delle Arti del Disegno intorno al 1582, allo scopo di renderle più visibili ai pellegrini dato l’alto valore teologico degli affreschi del Pontormo, valore riconosciuto dal cardinale Carlo Borromeo durante una sua visita (come mette bene in luce il saggio di Monica Bietti).  
Data recensione: 01/07/2020
Testata Giornalistica: Erba d’Arno
Autore: Donata Bertoldi