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Questa raccolta di saggi ha un’origine singolare. Nasce da una giornata di studio dedicata al compositore

Questa raccolta di saggi ha un’origine singolare. Nasce da una giornata di studio dedicata al compositore, istriano di nascita ma fiorentino di adozione e cultura, tenutasi all’ateneo felsineo nel novembre 2017. A sua volta, la giornata di studio ha le origini nella laurea honoris causa conferita al compositore nel maggio 1976, uno dei rarissimi casi (forse l’unico) di honoris causa conferita postuma. In effetti, la cerimonia avrebbe dovuto avere luogo circa due anni prima, ma per uno dei complicati misteri che caratterizzano la vita delle università ci furono ritardi a non finire. Lasciamo le vicende della honoris causa (trattate nel volume da saggi di Mario Ruffini, Mario Baroni e Annarosa Vannoni) a coloro che seguono le complicanze delle università. Gli aspetti centrali del volume sono le parti che riguardano Dallapiccola ed il teatro (con saggi di Piero Mioli, Anna Scalfaro e Mariarosa Pollastri), Dallapiccola e la dodecafonia (con saggi di Marco Mazze ? Alessi, Fabio Luppi e Paolo Somigli) e Dallapiccola e le arti figurative (con saggi di Marco Vallora, Andrea Farulli e Quirino Principe). Dalla lettura, si ricava un ritratto a tutto tondo di quello che fu uno dei più grandi musicisti italiani del Novecento storico, oggi raramente eseguito. Negli anni in cui ho vissuto negli Stati Uniti (1967-1982), i suoi lavori teatrali, fatti conoscere dal maestro Antal Doràti, erano sovente in cartellone. Del suo capolavoro sommo, Ulisse, a cui dedicò quasi tutta la vita, esiste un cofanetto CD che conserva una registrazione al festival di Radio France del 2003. Il volume, oltre a far conoscere aspetti poco noti del compositore (quali i suoi legami con le arti figurative) è strumento essenziale per comprendere il suo ruolo nella esperienza della dodecafonia italiana (e le suo differenze, ad esempio, rispetto a Berio, Bussotti e Benvenuti) e per apprezzare quella che Anna Scalfaro chiama L’Odissea di Dallapiccola, ossia il percorso lungo ed articolato compiuto non solo per scrivere e comporre Ulisse, ma per attraversare il Novecento storico, recependo il meglio della musica di quel periodo e sviluppando un linguaggio musicale, ancora oggi attualissimo e vibrante. È, quindi, di interesse non solo per gli studiosi di Dallapiccola, ma per tutti coloro che scavano nel Novecento storico e nei suoi nessi con la « nuova musica » di questi primi decenni del ventunesimo secolo.
Data recensione: 01/07/2020
Testata Giornalistica: Musica
Autore: Giuseppe Pennisi