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Approda alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, dopo l’esordio – la scorsa primavera – nella sala delle Reali Poste alla Galleria degli Uffizi, una selezione dell’importante collezione di Raimondo

La collezione d’autoritratti di Raimondo Rezzonico agli Uffizi Galleria d’Arte Moderna con opere della collezione Wolfson Approda alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, dopo l’esordio – la scorsa primavera – nella sala delle Reali Poste alla Galleria degli Uffizi, una selezione dell’importante collezione di Raimondo Rezzonico, costituita da ben 297 autoritratti di artisti contemporanei, acquisita di recente dalla Soprintendenza di Firenze per arricchire la celebre raccolta di autoritratti del più importante museo italiano. Le opere degli Uffizi, cronologicamente in sintonia con le collezioni della Galleria genovese, saranno allestite, nelle sale dell’ ultimo piano, in dialogo con alcuni dipinti già esposti permanentemente. Saranno in mostra dall’11 ottobre cinquanta opere (tra dipinti, disegni e fotografie) selezionate all’interno della collezione. Non essendo semplice la scelta in un nucleo di opere così ampio e importante, il curatore dell’edizione fiorentina Antonio Natali, nonché direttore degli Uffizi di freschissima nomina, ha voluto privilegiare la qualità, la notorietà degli artisti e la cronologia. Si potranno ammirare gli autoritratti - specchio degli stati d’animo e dell’interpretazione di sé - nell’arco di un secolo, di molti maestri internazionali, tra i quali Afro, Giacomo Balla, Joseph Beuys, Francesco Clemente, Giorgio De Chirico, Achille Funi, Antonio Ligabue, Oscar Kokoschka, Fernand Léger, Mario Mafai, Henry Matisse, Giacomo Manzù, Guido Peyron, Francis Picabia, Michelangelo Pistoletto, Ottone Rosai, Georges Roualt, Gregorio Sciltian, Scipione, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Victor Vasarely. “L’artista – scrive Antonio Natali - sceglie se stesso come modello; e ritraendosi accetta il gioco analitico che ognuno, con diversi gradi di competenza, praticherà sulla sua carne viva. La postura del corpo, lo scatto del volto, i lampi degli occhi, l’attitudine affettiva, il corredo d’oggetti: tutto sarà della sua effigie passato al vaglio. E l’esercizio d’una lettura introspettiva godrà di mille varianti, venendosi in esso a sommare le peculiarità psicologiche dell’artista e quelle dell’esegeta”. Alla curatela di Antonio Natali, si affianca la “personalizzazione” dell’edizione genovese della mostra proposta da Maria Flora Giubilei, direttore dei Musei di Nervi, con l’allestimento progettato dagli architetti Giulio Sommariva e Danilo Cafferata. Accanto agli autoritratti di Filippo De Pisis, Felice Carena, Guido Marussig, Arturo Tosi, Ferruccio Ferrazzi ed Aligi Sassu, documentati nella collezione Rezzonico, compariranno le opere della Galleria d’Arte Moderna, frutto di un’accurata politica d’acquisti attuata alle Biennali di Venezia e alle più importanti mostre nazionali nel periodo tra le due guerre. Si potranno “rileggere” contestualmente anche gli autoritratti di artisti prevalentemente liguri – Giovanni, Antonio Orazio e Tullio Salvatore Quinzio, Alberto Helios Gagliardo, Antonio Giuseppe Santagata, Giulio Monteverde, Federico Maragliano, Donato Altamura, per ricordarne alcuni – già esposti in permanenza nel museo genovese, cui si deve un’attenzione particolare nell’acquisizione di tutto ciò che documenta l’artista, la sua carriera e il suo fare all’interno dello studio (dagli archivi cartacei agli arredi, ai cavalletti, alle tavolozze, ai pennelli, colori, strumenti e così via). Sarà inoltre l’occasione per segnalare al pubblico due nuove donazioni alla Galleria d’Arte Moderna di Genova: gli autoritratti di Egidio Oliveri (1911-1998) e di Severino Tremator (1895-1940). L’acquisizione della Collezione Rezzonico da parte della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, con i suoi 297 autoritratti è quella numericamente più cospicua dai tempi in cui il Cardinal Leopoldo de’ Medici (1617 – 1675) dette vita alla collezione dei ritratti d’artista. Una collezione che, per volere di Cosimo III (1642-1723) e con l’impegno di Filippo Baldinucci (1625-1696), ricevette nel 1681 un rinnovato impulso grazie a una sistematica catalogazione, in vista della collocazione agli Uffizi nell’anno successivo. Altro importante contributo arrivò nel 1981. In occasione delle celebrazioni per i quattrocento anni della Galleria, l’allora direttore Luciano Berti invitò i maggiori artisti del secolo, o i loro eredi, a donare un proprio autoritratto. Nello stesso anno arrivarono nelle stanze del museo centoquindici autoritratti e altrettanti nel biennio che seguì. È del settembre 2005 la delibera che ha permesso l’acquisizione di questo corpus di 297 opere di maestri del Novecento che compongono la collezione di autoritratti di Raimondo Rezzonico, interessante anche per la varietà delle tecniche e dei supporti rappresentate (olii, disegni, stampe e qualche fotografia; tele, tavole, coppi, pvc e carte) a testimonianza delle sperimentazioni esercitate dagli artisti durante il secolo scorso. “Uno stereotipo diffuso vuole lo Stato totalmente assente dal mercato dell’arte, per nulla interessato ad accrescere con acquisti mirati il suo patrimonio. Questo non è vero – dichiara il Soprintendente Paolucci – o almeno non è vero se riferito ai musei del Polo fiorentino. Negli ultimi dieci anni le collezioni statali della nostra città si sono arricchite di opere d’arte per un valore complessivo di 37.208.881 euro” Raimondo Rezzonico (1920-2001), famoso imprenditore ed editore del Canton Ticino e presidente del Festival internazionale del cinema di Locarno, era un appassionato amante dell’arte e grande collezionista. Nel corso di quarant’anni ha raccolto oltre a opere dei maggiori pittori e scultori del ‘900, una cospicua collezione di autoritratti, ceduta ora dagli eredi agli Uffizi. Raimondo Rezzonico era molto legato a Firenze, città in cui visse per qualche tempo con tutta la famiglia e dove acquistò una casa che divenne nel tempo rifugio e luogo di riposo. Dopo la sua morte, avvenuta quattro anni orsono, gli eredi desiderando non smembrare la raccolta, hanno voluto legarla agli Uffizi, con un’offerta vantaggiosa per lo Stato italiano. La mostra - già curata nella prima edizione dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale fiorentino con il sostegno dell’ Associazione Amici degli Uffizi e della Provincia di Firenze nell’ambito delle manifestazioni de “Il Genio Fiorentino” – è oggi organizzata a Genova dall’ Assessorato alla Cultura – Settore Musei del Comune e dalla Direzione della Galleria d’Arte Moderna con la collaborazione del partner istituzionale Bagliani Immobiliare di Genova e una sponsorizzazione tecnica di Rai Teche, Istituto Luce, Tecnomare e Progress Fineart. Il catalogo è pubblicato dalle Edizioni Polistampa di Firenze. 11 ottobre 2006 – 11 febbraio 2007 Ingresso euro 6,00 Galleria d’Arte Moderna con opere della collezione Wolfson Villa Saluzzo Serra Via Capolungo 3 16167 Genova Nervi Tel. 0039 010 3726025 Fax 0039 010 3725743 Prenotazioni: biglietteriagam@comune.genova.it Informazioni: gam@comune.genova.it
Data recensione: 11/10/2006
Testata Giornalistica: Teknemedia.net
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