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Dal 9 settembre, l’Archivio di Stato di Firenze ospita un’interessante mostra del pittore Manfredi, realizzata da Eventi Pagliai col sostegno dell’Archivio di Stato e del Gabinetto

Dal 9 settembre, l’Archivio di Stato di Firenze ospita un’interessante mostra del pittore Manfredi, realizzata da Eventi Pagliai col sostegno dell’Archivio di Stato e del Gabinetto Viesseux e con il patrocinio di Regione Toscana e Comune e Provincia di Firenze. La mostra, curata dall’architetto Luigi Cupellini, s’intitola “Autobiografia della memoria” e rappresenta con 30 ritratti un omaggio ai miti manfrediani come Bach, Tolstoj, Cechov, Dostojevskij e molti altri.
I ritratti sono relaizzati con la tecnica dell’acrilico su masonite, formato cm 120x130, mentre 4 grandi acrilici sono ispirati al bosco. I ritratti sono affiancati da pannelli con aforismi manfrediani e di alcuni intellettuali. L’artista Manfredi Lombardi, nato nel 1927 a Firenze, ha voluto sempre identificarsi col solo primo nome. Nel 1960 ha fondato con altri artisti la “Nuova Corrente” ed ama definirsi “postmacchiaiolo”, ma i suoi ritratti mostrano un’aura romantica, con fondi molto scuri e volti investiti di luce.
Le opere, gli aforismi scelti e i soggetti dei ritratti ci svelano i suoi gusti musicali, letterari, filosofici e la sua personalità alternativa, che emerge anche attraverso il catalogo dove egli, rifiutando il supporto dei critici, assume personalmente il ruolo e la responsabilità di “autocritico” mostrando, cosa alquanto infrequente, come un artista si veda allo specchio. La sua vita, infatti, è stata sempre controtendenza, riservata ed isolata: dal 1975 Manfredi si è ritirato nei boschi del Mugello in una casa-studio di legno, sfuggendo, come un asceta, alla città mondana e frivola e ai diktat del mercato artistico.
L’8 settembre alle 10 sarà presentato il prezioso catalogo della msotra, hard-cover, Manfredi. Ritratti e Aforismi (pp. 88, euro 24) edito da Polistampa, nella Sala Ferri del Gabinetto Viesseux, da Giorgio Bonsanti e dal critico d’arte Giorgio Seveso.
Data recensione: 01/09/2006
Testata Giornalistica: IN-FORMAscandicci
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