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«Quale opera tra le cento è quella che amo di più o che è per me più significativa? Ho scelto Ugo e Parisina di Achille Fun

«Quale opera tra le cento è quella che amo di più o che è per me più significativa? Ho scelto Ugo e Parisina di Achille Funi come immagine guida della mostra che inaugura oggi  a Firenze, non posso negare che sia questo bellissimo e grande pastello il pezzo che ho più a cuore». L'esposizione alla quale fa riferimento la curatrice , Monica Cardarelli, ha per titolo XX Il genere femminile nell'arte del '900 italiano. In quanto pastello, lui solo merita una visita alla Galleria Marletta, pochi passi da piazza Pitti: «Si tratta del bozzetto preparatorio di una delle scene più belle del ciclo di affreschi, tra il 1934 e il 1937, nella Sala dell'Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara» riprende la curatrice , confidando di essere impegnata nel progetto di dar vita al percorso capace di raccontare la donna secondo gli artisti del secolo scorso da diversi anni. «Il frutto di un lungo lavoro. Dipinti, disegni, pastelli, bronzi, terrecotte e ceramiche rappresentano altrettante immagini femminili – spiega – : mogli o amanti, madre sante come la Madonna o diavole mangiatrici d'uomini. Adolescenti caste o mature Maddalene, ma anche dee, ninfe, personificazioni leggiadre della Primavera o dell'Italia, giunonica e turrita», prosegue la storica dell'arte illustrando il mosaico composto con le opere di grandi maestri della pittura e della scultura e, in particolare, di nove artiste, alcune delle quali semisconosciute.
Il titolo della mostra? «Si presta a letture diverse: quella doppia X è allo stesso tempo il gene che determina il sesso di una donna – precisa Monica Cardarelli, che porterà la mostra nella sua Galleria del Laocoonte a Roma e a Dicembre nella galleria aperta recentemente in Ryder Street, nel cuore di Londra –. Ma anche quel Ventesimo, che ha visto più di ogni altro cambiare tanto e così velocemente il ruolo, lo stato, l'aspetto e la condizione femminile, tanto nella vita quanto nell'immaginario, così come l'arte l'ha registrato».
Data recensione: 16/09/2019
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Letizia Cini