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C’è stata una Firenze che amava e che giocava. C’è stata una Firenze che amava e rincorreva le straniere

C’è stata una Firenze che amava e che giocava. C’è stata una Firenze che amava e rincorreva le straniere. Una Firenze che aveva ancora voglia di fare l’amore, di sedurre e scoprire nuove frontiere. Una Firenze di vini e ristoranti, di donne americane imbroccate con ardimento, di donne francesi sedotte con garbo, di avventure ad est e macchine di classe. C’è stata una Firenze che s’offriva come teatro all’estro creativo di latin lover filosofi e romantici. Fu la Firenze di Luca Bigongiari, detto “il Bighe”. È la Firenze che Emanuele Baldi ed io, lontani eredi e sognatori indefessi, racconteremo attraverso le parole del Bigongiari stesso, leggendo presso la libreria Todo Modo martedì 8 maggio, passi scelti dell’immortale opera del Bighe: “Diario di un latin lover fiorentino. La dolce vita, le donne e la Firenze degli anni Settanta, raccontati da un protagonista”. Mancare sarebbe un delitto contro l’amore.
Data recensione: 01/05/2018
Testata Giornalistica: Lungarno
Autore: Tommaso Ciuffoletti