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Il giornalista e scrittore iraniano simbolo della battaglia per i diritti umani e civili
«Siamo veramente lieti e onorati di essere qui per conferire la cittadinanza onoraria

Il giornalista e scrittore iraniano simbolo della battaglia per i diritti umani e civili
«Siamo veramente lieti e onorati di essere qui per conferire la cittadinanza onoraria ad Akbar Ganji. Quando il consiglio comunale di Firenze prese questa decisione, il 21 novembre 2005, Ganji era in carcere e non pensavamo che avremmo potuto averlo con noi per questa solenne cerimonia. La sua presenza oggi ci rende ancor più felici. In lui abbiamo visto una figura emblematica per la difesa dei diritti umani e civili, per la difesa della dignità dell’uomo. E speriamo che il conferimento della cittadinanza onoraria possa dare nuova forza alla sua lotta per creare un’opinione pubblica libera e democratica nel suo paese». Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici che il 12 giugno scorso nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio, ha conferito la cittadinanza onoraria di Firenze ad Akbar Ganji, giornalista e scrittore iraniano simbolo della battaglia per i diritti umani e civili. Un piccolo grande uomo che ha trascorso gli ultimi sei anni della sua vita in carcere per reati di opinione, e che per la prima volta è uscito dal suo paese dopo la liberazione, avvenuta nel marzo scorso, al termine di una durissima detenzione nelle carceri di Teheran dove ha dovuto sopportare lunghi periodi di isolamento, l’aggravarsi di una forma di asma e un massacrante sciopero della fame.
Data recensione: 01/09/2006
Testata Giornalistica: InformacittàFirenze
Autore: ––