chiudi

Al centro del manifesto della mostra, una vaporosa e sensuale Marilyn Monroe, che Nano Campeggi ha ritratto in un cartellone per il cinema. Ma in esposizione

A Palazzo Vecchio l’opera del pittore fiorentino Nano Campeggi, 94 anni, il più grande artista cinematografico di sempre

Al centro del manifesto della mostra, una vaporosa e sensuale Marilyn Monroe, che Nano Campeggi ha ritratto in un cartellone per il cinema. Ma in esposizione ci sono anche i cavalli di Ben Hur, altra icona del cinema che si deve all’arte del maestro fiorentino oggi 94enne a cui Firenze rende omaggio. La mostra antologica Silvano “Nano” Campeggi, “Tra divi e diavoli”, promossa dall’Opera della Badia di Settimo e dal Comune di Firenze, celebra l’arte di un grande protagonista della scena mondiale del XX secolo, non solo cartellonista principe di Paramount, Metro Goldwyn Mayer e di tante altre case di produzione italiane e straniere, ma anche pittore e artista a tutto tondo. Oltre quaranta dipinti che ripercorrono la sua lunga carriera sono esposti nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio dal 6 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018. La mostra, il cui catalogo è curato da Polistampa, è visitabile a ingresso libero dal venerdì al mercoledì dalle 11 alle 19, il giovedì dalle 11 alle 14.
Nel corso di un itinerario artistico lungo quasi settant’anni, “Nano” ha comunicato non solo i suoi stati d’animo, ma anche il diffuso sentimento del tempo, cogliendone speranze e sogni, attese e delusioni. Obiettivo dell’esposizione è dunque quello di dar conto di un percorso travagliato e complesso, collocando ciascun capitolo della produzione di Campeggi all’interno di un determinato momento personale e sociale.
Il primo tema ad essere rappresentato è naturalmente quello del cinema (tra 1946 e 1969), dei divi e del grande successo Hollywoodiano, delle icone senza tempo immortalate da Nano in manifesti e soluzioni grafiche che hanno contraddistinto l’immaginario diffuso del XX secolo. Clark Gable e Marilyn Monroe, Marlon Brando e Audrey Hepburn, pellicole come Via col vento, Casablanca, Cantando sotto la pioggia, West Side Story: le star e i film di maggiore successo arrivano in Italia filtrati dalla tempera sensibilissima di Nano, attento a coglierne ogni singola sfumatura e tradurli in composizioni di grandissimo successo.Tuttavia, non c’è solo il cinema nell’attività di Nano, ed ecco che il visitatore può ammirare i personaggi storici e le grandi battaglie raffigurate da Campeggi. In entrambi i settori l’influsso del cinema è evidente: dietro ai cavalli in corsa si intravedono, oltre alla tradizione fiorentina, anche i cavalli di Ben-Hur, così come dietro a ogni donna si intuisce una Marilyn pronta a far capolino; ma a colpire è la fantasia filologica di Nano, in grado di immedesimarsi in stili e iconografie storiche, riattualizzandole in chiave contemporanea.
Ritratti e volti reali, dunque; al più icone mitiche, ma basta lasciare la costa e sfidare il mare per imbattersi nei Sassi elbani, attestazione della poliedricità e varietà stilistica di Nano. La documentazione lascia qui il posto alla meditazione, le sfavillanti luci della ribalta lasciano il posto a maternità raccolte e calibrate, a visioni scandite dal bianco e dal nero, contraltari profondi degli abbaglianti manifesti cinematografici. Questi diversi spunti trovano un temporaneo approdo (domani, ne siamo certi, Nano cambierà ancora direzione di ricerca) nella serie dei diavoli, in cui le debolezze e le incertezze di Campeggi (che poi sono quelle di tutti noi) trovano una soluzione grafica graffiante e ironica: come se i divi del cinema, i personaggi storici e le maternità elbane trovassero una sintesi giocosa in tanti diavoletti, pronti a redarguirci, sì, ma dandoci un buffetto sulla guancia. Infine, la full immersion multimediale realizzata da ArtMediaStudio proietta lo spettatore direttamente nel mondo di Nano. Il visitatore entra così nelle opere grafiche, si perde dentro le composizioni e arriva a toccare, unendo reale e virtuale, quelle stesse stelle del cinema ritratte tante volte dal più grande artista cinematografico di sempre.
“Nelle opere di Nano – ha salutato l’inaugurazione della mostra il sindaco Dario Nardella  scopriamo una giovinezza sempre verde arricchita di passati valori e di tradizioni. Questa mostra è l’occasione per riconsiderare una vicenda artistica iniziata molti anni fa che ancora ci riserva gioie visive e sorprese stilistiche; una vitalità ancora in esercizio di cui dobbiamo essere grati e onorati come fiorentini e italiani”.
Data recensione: 05/12/2017
Testata Giornalistica: La Repubblica.it
Autore: ––