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Due speroni rocciosi, l’acqua che cade verso un pianoro, la pietra divisa da una spaccatura a forma di ‘V’: la cascata del torrente Rovigo, nella zona di Firenzuola, è il paesaggio

Due speroni rocciosi, l’acqua che cade verso un pianoro, la pietra divisa da una spaccatura a forma di ‘V’: la cascata del torrente Rovigo, nella zona di Firenzuola, è il paesaggio riprodotto da Giotto di Bondone nel Miracolo della sorgente, dipinto tra il 1295 e il 1300 come parte del ciclo di affreschi delle Storie di san Francesco che ornano la Basilica superiore di Assisi. È quanto sostiene, individuando il luogo, Riccardo Nencini, viceministro dei Trasporti ma anche scrittore e storico attento alle vicende toscane del Medioevo e del Rinascimento. La tesi è riportata nel libro Il magnifico ribelle. Il Mugello di Giotto (Polistampa) con testi introduttivi di Cristina Acidini e Franco Cardini. Se le vette artistiche raggiunte da Giotto restano manifeste e indiscutibili, molti dubbi aleggiano ancora sulla sua biografia. Così, impugnando gli strumenti dello storico, Nencini affronta un viaggio verso la Firenze della seconda metà del Duecento per svelare alcuni dei misteri che avvolgono la vita del grande pittore.
Data recensione: 21/06/2017
Testata Giornalistica: La Stampa
Autore: ––