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Una Praga magica, in bilico tra il periodo d’oro dell’Art Nouveau e l’essenzialità dell’epoca post bellica sotto l’egida della Russia. Così le foto di Francesco Jappelli mostrano

Una Praga magica, in bilico tra il periodo d’oro dell’Art Nouveau e l’essenzialità dell’epoca post bellica sotto l’egida della Russia. Così le foto di Francesco Jappelli mostrano le scene di vita e i luoghi dove ha vissuto il poeta e giornalista, vincitore del Nobel per la letteratura nel 1984, Jaroslav Seifert considerato il cantore del popolo ceco.
Nato a Praga nel 1901, Seifert ha vissuto tutta la sua vita nella capitale Boema, tra il quartiere operaio di Zizkov e, dal 1938 fino alla fine dei suoi giorni, nel 1986, nel tranquillo quartiere residenziale di Brevnov, attraversando “il secolo breve” con tutte le sue contraddizioni e tragedie. Lui che ha cantato Praga restando al di là del muro che divideva l’Europa, scrivendo poesie e memorie cercando di aggirare la censura, una lotta con la punta della penna contro un potere ottuso che lo “eliminava” semplicemente ignorandolo.
Ha cantato in versi bellissimi la sua Praga quando il solo scrivere implicava una valenza civile immensa nei momenti più bui della storia ceca, mantenendo uno stretto legame con la città durante il lungo percorso creativo rendendolo interprete e testimone per eccellenza degli avvenimenti più importanti del paese, comprese le due guerre mondiali, l’occupazione nazista, lo stalinismo, il difficile periodo dell’invasione russa del ’68 e la “normalizzazione” socialista di Husák.
Il suo lavoro artistico e la sua vita, poco conosciute in Italia, sono raccontate dal fotografo Francesco Jappelli nel volume Visioni di Praga nel mondo di Jaroslav Seifert, Edizioni Polistampa, pp. 228, con scatti bellissimi e suggestivi, in bianco e nero, che tracciano una mappa ideale della vita di Seifert, affiancate da scritti dell’intellettuale ceco e foto storiche della capitale boema. Viene ripresa così una splendida idea di Seifert, se Dario Massimi, traduttore dal ceco dell’unica opera in prosa “Tutte le bellezze del mondo”, Editori Riuniti, 1985, dichiara: “Fu tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta che il poeta iniziò a scrivere alcuni ricordi su Praga, che avrebbero dovuto costituire i testi di un libro fotografico sulla città, non più realizzato. In seguito, a questo nucleo iniziale Seifert ha aggiunto altri ricordi su avvenimenti e persone, così da offrire un ampio “spaccato” non solo della propria vita, ma anche di quel clima, di quell’atmosfera che ha reso la cultura ceca tanto particolare nel panorama europeo”.
Considerato un simbolo di libertà di espressione, da giovane aveva simpatizzato per la rivoluzione russa diventando socialista. Dopo aver abbandonato gli studi liceali si dedicò al giornalismo scrivendo per il giornale del Partito Comunista. Più tardi nel 1929 quando con il quinto Congresso del partito comunista cecoslovacco e la presa del potere di K. Gottwald ci fu la svolta stalinista, Seifert firma un manifesto insieme a importanti esponenti della cultura di sinistra come I. Olbracht, St. K. Neumann, J. Hora, M. Majerovà, H. Malirovà, V. Vančura, avviando così un aperto scontro politico, espulso dal partito e allontanato dal lavoro nei giornali comunisti. Continua a scrivere come giornalista su varie testate contemporaneamente pubblicando libri di poesie, sempre lasciato nell’ombra da parte degli intellettuali allineati e dal partito. Nel 1977 firma il documento di protesta Charta 77 contro le libertà negate dal regime cecoslovacco e per questo subisce, fino alla sua morte, interrogatori e perquisizioni domiciliari da parte degli agenti della sicurezza nazionale StB. Il Nobel arrivato nel 1984 è stato un riconoscimento forse tardivo al valore di Jaroslav Seifert e a una generazione di letterati e poeti cechi.
Francesco Jappelli, fotografo, a partire dagli anni ’80 si dedica a ritrarre paesaggi urbani e pubblicando diversi libri su Praga. In questo libro rivive una Praga di altri tempi, con le sue strade e piazze, palazzi e scuole, chiese e cimiteri spesso ignoti ai turisti. È la città dove Seifert visse, unito in uno stretto legame. Il volume, contiene testi e documenti per approfondire la storia di Praga e del Nobel ceco.
Data recensione: 26/05/2017
Testata Giornalistica: AlgaNews
Autore: Cecilia Chiavistelli