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Una riscoperta dei gironi danteschi attraverso il tratto inconfondibile di Venturino Venturi. Chiunque entri a Villa Bardini, da oggi al 26 febbraio, troverà ad accoglierlo

Una riscoperta dei gironi danteschi attraverso il tratto inconfondibile di Venturino Venturi. Chiunque entri a Villa Bardini, da oggi al 26 febbraio, troverà ad accoglierlo un Caronte stilizzato, che solca le acque a bordo di una barchetta nera. Ma sarà anche catturato dall’abbraccio travolgere di Paolo e Francesca, si commuoverà per la triste storia del Conte Ugolino e resterà ad ammirare la passione civile di Farinata degli Uberti. Il viaggio attraverso la mostra “La Divina Commedia di Venturino Venturi”, curata da Lucia Fiaschi, prosegue attraverso il Purgatorio e si sublima nel Paradiso, interpretati con i disegni dell’artista toscano. L’esposizione, sostenuta da Generali Italia (secondo il progetto “Valore Cultura” che prevede anche iniziative educative rivolte ai giovani) e in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, vuole essere una lettura, in chiave contemporanea, del Poema dantesco. Sono 54 le opere su carta, per la prima volta in mostra, firmate da Venturi e realizzate negli anni ‘80 con la collaborazione del poeta Mario Luzi. Ogni disegno è accompagnato da una terzina che lo racconta. La scelta delle terzine e quindi il preciso intento di estrapolare gli episodi che più li avevano colpiti, si deve proprio a Luzi e a Venturi, insieme allo scrittore e saggista Giancarlo Bozzi. La raccolta era destinata a comporre un’edizione della Divina Commedia realizzata nel 1984 da Edizioni Pananti Firenze per l’approssimarsi della ricorrenza dei 720 anni dalla nascita di Dante, che cadeva nel 1985. Oggi si conservano solo poche copie di quel libro. Meditata e mai scontata la selezione degli episodi: se ben tre tavole sono riservate a Paolo e Francesca, del canto di Ulisse non c’è traccia. La maggior parte dei disegni è dedicata al Paradiso, dove si trova anche un “Autoritratto” di Venturi. La mostra non è un semplice percorso a ritroso dei mondi danteschi, ma diventa un viaggio che coinvolge e stravolge. Le installazioni multimediali riproducono l’immaginario di Inferno, Purgatorio e Paradiso, partendo dalle illustrazioni di Botticelli e arrivando alle opere di Venturi, mentre la voce narrante di Pierfrancesco Favino interpreta i passi di maggior fascino del Poema. Se l’ologramma di Beatrice dà il benvenuto ai visitatori che si apprestano a entrare nel Paradiso, uno schermo interattivo permette di esplorare e aggiungere tasselli al puzzle. La mostra è a ingresso gratuito (visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19) e si rivolge a grandi e piccoli. Diverse le attività per le scuole: visite guidate, laboratori, oltre a workshop e seminari di grafica e fotografia per i licei che coinvolgeranno gli studenti nella produzione di un e-printing sulla Divina Commedia.
Data recensione: 29/09/2016
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Valeria Strambi