«Caro Giorgio... Caro Amintore...»

Venticinque anni di storia italiana, attraverso il carteggio tra Giorgio La Pira ed Amintore Fanfani. Il fitto scambio di corrispondenza — dal 1951 al 1977 – sui temi della politica, della cultura e della fede, sono ricostruiti nel libro «Caro Giorgio... Caro Amintore...», pubblicato a cura della Fondazione La Pira e delle Edizioni Polistampa. Il volume sarà presentato domani alle 17.30 alla sala Imperatore dell’Hotel Savoia Excelsior, in Riva del Mandracchio 4, a cura del Centro culturale «Alcide De Gasperi». Introdurrà Giorgio Tombesi, presidente del Centro «De Gasperi»; il volume sarà presentato da Arduino Agnelli, ordinario di storia delle dottrine politiche all’Università di Trieste, già senatore e sindaco della città, e da Luigi Lotti, ordinario di Storia moderna e presidente dell’istituto storico italiano dell’età moderna e contemporanea di Roma. L’ingresso è libero, e seguirà un dibattito. Amintore Fanfani e Giorgio La Pia sono state due personalità tra le più rappresentative della politica italiana del dopoguerra. Diversi per carattere, per formazione e per tipo di impegno sociale, sono però stati uniti da un rapporto di grande amicizia, basata su profonde radici spirituali. Le numerose lettere che si cambiarono offrono oggi un’interessante spaccato della politica e della cultura italiana dell’epoca, con profonde riflessioni sul ruolo della Chiesa. Presso la Fondazione «La Pira» sono conservate 854 lettere, un centinaio delle quali (assieme all’inventario completo su Cd) sono riportate nel volume «Caro Giorgio... Caro Amintore...». I testi sono quasi tutti inediti, e sono introdotti da saggi e testimonianze di Ettore Bernabei, Giulio Conticelli, Tommaso Fanfani, Francesco Paolo Fulci, Gianni Giovannoni, Piero Roggi, Raffaello Torricelli. La pubblicazione si inserisce nelle celebrazioni per il 25.o anno della morte e centenario della nascita di La Pira.