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“Nei salmi si può trovare il DNA della storia di ciascuno: le emozioni e i sentimenti profondi, la tensione verso l’Alto, la disperazione prodotta dalla tendenza al male radicata

“Nei salmi si può trovare il DNA della storia di ciascuno: le emozioni e i sentimenti profondi, la tensione verso l’Alto, la disperazione prodotta dalla tendenza al male radicata nel cuore dell’uomo, la dolcezza nel sentirsi amati, la desolazione nel vedersi respinti, la rabbia di fronte ai tentativi di violenza, il rancore non sempre risolto nella preghiera”. Ogni persona può ritrovare nella propria esperienza di vita le situazioni e i sentimenti espressi nelle preghiere dell’antico Israele, preghiere il cui valore è universale poiché scaturisce direttamente dal cuore dell’uomo che si rivolge a Dio.
Anche ai giorni nostri esse possono suscitare riflessioni personali profonde e accompagnare nel tentativo di un “faccia a faccia” con l’Altissimo, così come è avvenuto con Gesù di Nazareth. Lo sconvolgente grido di Gesù inchiodato sulla croce, accorata richiesta di aiuto a Dio, è grido di dolore che si trasforma in atto di fiducioso abbandono nel Padre, “che non ha disprezzato né sdegnato l’afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido si aiuto, lo ha esaudito” (Sal. 22/21: v.25)
Data recensione: 01/07/2016
Testata Giornalistica: San Sebastiano
Autore: ––