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«Quando penso a Massimo Corsinovi e a ciò che scrive, l’immagine che mi viene in mente è quella dell’Agnus. L’agnello, cioè l’innocenza, la purezza, l’incorrotto che entra nel

«Quando penso a Massimo Corsinovi e a ciò che scrive, l’immagine che mi viene in mente è quella dell’Agnus. L’agnello, cioè l’innocenza, la purezza, l’incorrotto che entra nel mondo. Senza sporcarsi». Così Mario Luzi scriveva dell’amico e allievo Massimo Corsinovi, «il poeta del silenzio». E Corsinovi ammette che «quello del silenzio è un tema a me caro sul quale ho incentrato la mia ricerca interiore e linguistica». Ricorre la poetica del silenzio anche nell’ultimo volume del poeta empolese, «Ali di luna» (Polistampa, pagine 140, euro 12): poesie di pochi versi, circoscritte all’ambito familiare (i genitori, i figli...) o all’interiorità: «D’un tratto lacrime / nell’anima negli occhi: / mio padre è qui»; «In Te Signore sempre / la mia dimora sia. / Nella lentezza sapiente / del seme che fiorisce. / Distante dalle grida / dai mercanti del tempio / lontana da ogni palco. / Nella semplicità / del passero che canta o tace per lodarti». perchè, spiega «in un mondo malato di chiacchiere e di rumore, occorre reimmergere le parole, e prima ancora la nostra anima, nella sorgente della Divina Misericordia, nell’Amore del Verbo, nella sua Verità, nella sua Bellezza. Solo così, per grazia e in umiltà, semplicemente, le parole torneranno a splendere».
Data recensione: 28/07/2006
Testata Giornalistica: Avvenire
Autore: Andrea Fagioli