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L’Istituto storico della Resistenza in Toscana è «un’associazione aperta a tutti - spiega il presidente Ivano Tognarini -. Sono previste modifiche di

Intervista al presidente Ivano Tognarini che esclude lo scontro politico. La mancanza del numero legale non ha consentito l’esame delle nuove iscrizioni

L’Istituto storico della Resistenza in Toscana è «un’associazione aperta a tutti - spiega il presidente Ivano Tognarini -. Sono previste modifiche di funzionamento, di regolamenti che ostacolano il nostro lavoro, una maggiore presenza degli enti locali, con cui abbiamo un rapporto organico. Al momento non c’è un rappresentante del Comune e della Provincia di Firenze, c’è un solo rappresentante dei sette istituti provinciali toscani della resistenza. Le modifiche non snaturano il carattere dell’Istituto».
Molte sono state le questioni sollevate negli ultimi tempi all’Istituto. Per questo abbiamo rivolto alcune domande a Tognarini.
Una contestazione riguarda l’impegno culturale dell’Istituto. Si dice che l’attuale consiglio non è in grado di gestire l’immenso patrimonio a disposizione. È vero?
«I mezzi che abbiamo sono quello che sono. Siamo un istituto culturale ed è notorio che in Italia istituti simili vivono in maniera asoolutamente grama. È stato affermato che dal ’65 a oggi, cioè in 40 anni, sono stai pubblicati 5 volumi, una media di un volume ogni otto anni. Vorrei far notare che solo nell’ultimo anno abbiamo pubblicato cinque volumi».
Data recensione: 16/07/2006
Testata Giornalistica: Toscana oggi
Autore: Ennio Cicali