Un viaggio nel Novecento col “Bisonte”

«I Bisonte» è una delle stamperia d’arte e scuola di grafica più celebri e prestigiose. Ma la sua ideatrice Maria Luigia Guaita, fin dalla fondazione nel 1959, ha fatto di quel luogo molto di più di un semplice laboratorio. Lo ha resto fin dall’inizio uno straordinario ritrovo degli intellettuali e degli artisti più geniali, vivaci e innovativi che siano passati da Firenze.
A illustrare il profondo significato culturale del Bisonte attraverso gli artisti che vi hanno collaborato, sono oggi Antonio Natali e Adriano Bimbi, curatori di una mostra che fino al 3 luglio sarà ospitata nel Comune di Pontassieve. Con la loro esposizione ci guideranno tra litografie e incisioni, nel racconto di come una stamperia possa diventare luogo di incontro e contaminazione culturale ed artistica. Una nuova avventura culturale che, oltretutto, aggiunge un nuovo tassello al percorso d’arte pensato ed ideato per la Sala delle Colonne. «Il Bisonte - stamperia d’arte e scuola di grafica» è il titolo di questo viaggio alla scoperta dell’attività di un caposaldo della tradizione artistica fiorentina e di tutto quell’universo culturale che circonda questo glorioso marchio. Sono esposti i lavori (calcografie e litografie) di grandi interpreti del Novecento come Carlo Carrà, Gino Severini (nella foto), Ardengo Soffici, Venturino Venturi insieme a nomi internazionali come Pablo Picasso e Henry Moore, ma anche le opere di giovani artisti del nostro tempo che nella Scuola Internazionale di Grafica del Bisonte si sono formati ed affermati.
Proprio questa unione ha fatto la forza di questo marchio, la contaminazione tra conosciuto ed emergente, tra passato e propensione di valorizzazione per il futuro. Una mostra, sostenuta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dove la promozione dell’arte si intreccia alla valorizzazione delle tecniche, l’offerta didattica di sperimentazione rivolta ai più giovani.