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Una figura da riscoprire, nel suo valore non abbastanza conosciuto nel panorama artistico del ’900, è quella di Giuseppe Lunardi, cui Lucca dedica ora, al Museo Nazionale Villa Guinigi, una

(...) Una figura da riscoprire, nel suo valore non abbastanza conosciuto nel panorama artistico del ’900, è quella di Giuseppe Lunardi, cui Lucca dedica ora, al Museo Nazionale Villa Guinigi, una mostra aperta fino alla fine di settembre: “Giuseppe Lunardi - Pittore e architetto a Lucca” (l’ingresso all’esposizione è libero). L’artista, nato nel 1879, fu insegnante per decenni all’Istituto d’Arte di Porta Romana di Firenze, alla cattedra di Pittura Decorativa: e la sua grande e raffinata personalità di decoratore, vicino - tra pochi in Italia - all’influsso della Sezession viennese (caso raro nel nostro panorama artistico), emerge anche dall’apporta alla sua stessa creazione della lucchese Cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore, l’opera più importante di Lunardi come architetto. Ma, in maniera appartata, quasi privata, lontana dai fermenti a volte chiassosi del mondo artistico del primo ’900, il maestro svolse anche un’attività di pittore, dallo stile non rivoluzionario, ma di forte originalità nei soggetti. Una stagione di primo piano fu quella dei suoi borghesi e apparentemente composti ritratti di donne, in realtà segnate da un’inquietudine represa, da una fisicità e sensualità represse a stento, istintive. Più tardi, negli ultimi anni, sarà il periodo delle magiche, quasi oniriche immagini al lume della luna, visti con un occhio lirico, prigioniero d’incanto visionario.
Data recensione: 08/07/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Rita Sanvincenti